
Ora la situazione si fa drammatica per tutti: per i tanti molisani che per lavoro e per le proprie esigenze usano le autolinee per spostarsi sul territorio, così come per i titolari delle ditte concessionarie che già sono sull’orlo del fallimento e non da ultimi per i lavoratori del settore, minacciati dalla perdita di almeno 150 posti di lavoro.
Se qualcuno lo avesse dimenticato, infatti, il trasporto pubblico su gomma, dopo che le ferrovie sono state letteralmente distrutte, costituisce la spina dorsale dei servizi di mobilità sul territorio. Si va avanti, quindi, nel processo di impoverimento della rete relazionale, economica e sociale della nostra Comunità, con tutte le ricadute negative che sono facili da immaginare. Per l’ennesima volta mi corre altresì l’obbligo di sottolineare che accanto a questo quadro a tinte fosche permangono tutte le perplessità anche sotto l’aspetto delle competenze sulla materia, dal momento che il trasporto pubblico locale in base alla legge regionale n. 19 del 24.03.2000 ricade sotto l’egida delle Province e che tale legge, in ossequio alla legge 422/97, riconosce nello specifico proprio alle Province la predisposizione dei piani di bacino. Naturalmente alla Regione è riservata l’attività di programmazione e l’ammontare dei contributi da assegnare alle stesse Province per l’esercizio dei servizi medesimi.
In pratica, ora come ora il centrodestra molisano, oltre ad essere completamente in balia dei suoi contrasti che vanno facendosi sempre più stridenti mano a mano che ci si avvicina alle scadenza elettorale del prossimo anno, riesce ad incartarsi anche per la palese incapacità a risolvere vecchie sovrapposizioni e incompetenze che però, ora, in tempi di vacche magrissime, rischiano di costarci troppo cari a tutti. E forse è arrivato il momento di rifletterci seriamente e di agire di conseguenza”. Giovanni Norante Assessore ai Trasporti della Provincia di Campobasso.