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TERMOLI _ Bandiera nera ammainata. In occasione della tappa molisana di Goletta Verde, Legambiente accende i riflettori sulla vicenda della bandiera nera assegnata nel giugno di quest’anno all’amministrazione comunale di Termoli, esprimendo soddisfazione per la tempestiva risposta del comune. Si attende ora per la conferma degli enti competenti. Era bandiera nera. Nel giugno 2009 Legambiente ha assegnato la bandiera nera al comune di Termoli per la scelta sconsiderata di realizzare un manufatto altamente impattante in uno degli scorci più significati del Comune, le mura medioevali del Borgo Antico. La destinazione dell’opera è quella di stoccaggio olii, ghiacceria e magazzini di conservazione del pesce. E poi ancora l’indignazione per il fatto che l’amministrazione, pur avendo a disposizione l’intera area portuale, estesa alcuni ettari per localizzare l’opera, aveva intenzione di realizzarla in quel contesto, dimostrando assoluta insensibilità verso quei beni che ha dichiarato di voler tutelare. Era bandiera nera, perché la tempestiva risposta dell’amministrazione comunale ha fatto si che il vessillo negativo assegnato dall’associazione ambientalista potesse essere ammainato, almeno per il momento. Il sindaco in conferenza stampa rende noto che il progetto sarà rivalutato e che il Borgo Antico non sarà più la sede del manufatto previsto. “Nel caso della bandiera nera assegnata a Termoli – commenta Maria Assunta Libertucci, presidente Legambiente Molise – le reazioni diffuse e a volte anche un po’ sopra le righe, lasciano trasparire che abbiamo toccato un nervo scoperto. Siamo soddisfatti per la scelta del sindaco Greco, il quale si è assunto l’impegno di smantellare quanto prima i famigerati box. Questo è un risultato che noi ci sentiamo di riconoscere come il frutto di un vivace dibattito tra associazione e istituzioni.
Per questo in occasione del passaggio di Goletta Verde abbiamo voluto fare chiarezza su una vicenda che ha visto diversi interventi e sulla quale ci siamo solo sentiti rimproverare che la”bandiera nera” evoca sporcizia e inquinamento, senza che nessuno abbia criticato in merito la motivazione. La risposta del sindaco di Termoli, al quale adesso chiediamo una riqualificazione
dell’area portuale, per noi è stata la conferma che le nostre motivazioni erano assolutamente fondate”.
“E’ proprio questa l’altra faccia di Goletta Verde – conclude Giorgio Zampetti, portavoce dell’imbarcazione ambientalista –. Non solo schierata dalla parte del mare, ma pronta anche a denunciare politiche incoscienti e opere assolutamente insostenibili in chiave ambientale. Il nostro intento è quello di trasmettere ai sindaci, alle amministrazioni locali e regionali, singoli imprenditori, società private che si sono distinte per azioni o omissioni ai danni dell’ambiente marino e costiero, la consapevolezza, non solo politica ma anche sociale, della necessità di promuovere un modello che punti sulla salvaguardia e sulla valorizzazione del territorio”.
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