CAMPOBASSO _ Il Movimento dei Cristiano Sociali del Molise prende atto dell’impossibilità di sussistenza per le piccole regioni dopo le modifiche al Titolo V della Costituzione e la definizione del nuovo assetto istituzionale incardinato su una diversa distribuzione dei poteri tra lo Stato e le comunità regionali. La definizione dei decreti attuativi del federalismo fiscale adottati ai sensi della legge n.42/2009, conferma la materiale problematicità dei territori con una ridotta base imponibile di essere in grado di rispondere alle esigenze della popolazione locale su funzioni precedentemente svolte dallo Stato.
Il protrarsi di sovrastrutture regionali di modeste dimensioni, largamente inadeguate in termini tecnici, strumentali e gestionali, rischia di disperdere energie, risorse e obiettivi su priorità che non si focalizzano sui bisogni universali di cittadinanza, sullo sviluppo locale e sulla crescita economica. Per questo va ripresa la proposta della Federazione Agnelli che scientificamente dimostrò la tenuta di un sistema federale dello Stato con 12 Macro-Regioni con popolazione non inferiore a 3 milioni di abitanti, riprendendo e calibrando l’ipotesi avanzata già in sede di Assemblea Costituente da Adriano Olivetti.
Per approfondire questa opportunità e non lasciare le aree marginali come il Molise ad una prospettiva di decadenza progressiva, è stato costituito un Comitato Promotore della “Regione Adriatica” che mira ad unire ai sensi dell’art. 132 della Costituzione il Molise, l’Abruzzo e le Marche. Il Comitato avrà sede a Campobasso in Via Piave, 90 e sarà coordinato dal Prof. Loreto Tizzani che si adopererà per coinvolgere personalità, associazioni e amministratori locali, in seminari di studio, sessioni scientifiche e iniziative istituzionali.