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TERMOLI _ Ad un giorno dalla conferenza di Ateneo dell’ Università degli studi del Molise riteniamo necessario proporre a tutti voi qualche riflessione, nella speranza che sia di stimolo al dibattito. Come ben noto, la Scuola e l’Università pubblica italiana vivono un periodo di grave crisi. I Ministri Tremonti e Gelmini da due anni stanno tagliando i fondi per il funzionamento dell’istruzione pubblica ed i fondi per il diritto allo studio. Questa politica sta portando al collasso l’istruzione pubblica e a farne le spese sono gli studenti, i docenti ed i ricercatori, in poche parole il futuro del nostro paese. In questo quadro nazionale, moltissime regioni hanno incrementato i fondi per continuare a garantire un vero diritto allo studio ai ragazzi meritevoli, tanto più in una situazione di crisi economica e con un numero purtroppo crescente di disoccupati e di cassintegrati. Il Molise invece ha scelto di non investire nel futuro dei suoi giovani che studiano all’Unimol e nelle scuole superiori, mantenendo i fondi ai livelli degli anni scorsi.

Gli ultimi dati disponibili ci dicono che nella nostra regione solo il 35% degli idonei riceve la borsa di studio, a causa della mancanza di fondi. Negli ultimi anni abbiamo più volte proposto al governo regionale di incrementare i fondi per il diritto allo studio, ma la Giunta Iorio ha sempre ritenuto prioritarie altre voci di spesa. Nel luglio del 2009 il Consiglio Regionale ha approvato il “piano di indirizzo per il diritto allo studio universitario” stimando in 5 milioni di euro i fondi necessari, ebbene nell’ultima finanziaria regionale è stato previsto solo un milione e mezzo.

Ovviamente crediamo che sia stato positivo aver creato un’ università in Molise, ora però è arrivato il momento di coglierne tutte le potenzialità, di investire affinché funzioni bene e sia utile agli studenti e dia loro dei titoli spendibili. Le classifiche ministeriali sulla valutazione degli atenei vedono l’Unimol nelle ultime posizioni sia per la didattica che per la ricerca. Dato che la ripartizione del 7% del Fondo di Finanziamento Ordinario nazionale è legata a questi indicatori, l’Unimol si è vista ridurre il finanziamento di circa 500.000 euro nel 2009, includendo in questa cifra anche i tagli dovuti alla legge 133. Un effetto pratico di questi tagli ministeriali è stata la riduzione di circa 170.000 euro dei fondi destinati alle biblioteche dell’ateneo. Dato che per il prossimo anno la quota di FFO che viene ripartita sulla base della valutazione dovrebbe arrivare al 15%, chiediamo all’Unimol come intende reagire a questa situazione. Se intende portare avanti azioni di protesta contro il governo, se ritiene necessaria una razionalizzazione, che non tagli solo i diritti degli studenti, come intende risalire nella classifica ministeriale.

I venticinque anni di vita del nostro ateneo hanno prodotto cose positive, la situazione di crisi attuale però ci impone di mettere al centro la programmazione in merito a cosa debba fare ed essere l’Unimol nei prossimi anni, per essere utile agli studenti, al territorio ed allo sviluppo del paese. La politica di diffondere le sedi universitarie sul territorio ha prodotto degli effetti positivi, che possano fare da contraltare al fatto che questa diffusione impedisce di avere un numero di studenti raggruppati necessario a creare buone strutture per il diritto allo studio come mense e case dello studente ? Possiamo sostenere finanziariamente tante sedi ?
 
Qual’è l’idea di università che abbiamo in mente per il Molise, un “grande liceo” oppure un centro che dia ai ragazzi conoscenze e competenze che gli permettano di accedere facilmente al mondo del lavoro,
un’ università che sia attrattiva per gli studenti delle altre regioni e che investa nella ricerca nei settori in cui può essere più efficace? Si sta portando avanti una programmazione legata alle possibilità di sviluppo del territorio ed alle ricadute occupazionali che si possono avere, ad esempio per la creazione di aziende capaci di competere e di creare occupazione ? Quali sono le ricadute occupazionali dell’Unimol ? Quali sono i corsi che non sono spendibili per i nostri laureati? Quale idea di sviluppo hanno in mente le istituzioni locali per l’università?

Federazione di Campobasso – Giovani Democratici

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