CASACALENDA _ Riapre i battenti il Convento di Sant’Onofrio di Casacalenda. Dopo quasi nove anni la chiesa dell’eremo casacalendese torna ad ospitare i fedeli. Il terremoto del 2002 ne aveva pregiudicato la sua esistenza. Gravi lesioni strutturali avevano costretto alla chiusura sia della chiesa che del noviziato. Domani, 1 giugno alle ore 19, in occasione dell’inizio dei festeggiamenti patronali di Casacalenda in onore di Sant’Onofrio la chiesa verrà riaperta ai fedeli. Ci sono voluti circa 600 mila euro finanziati dalla Struttura commissariale post terremoto per riabilitare il luogo di culto dedicato all’eremita Sant’Onofrio. Ed è pronto un progetto (inserito nella classe A, quella ad alta priorità di ricostruzione pesante) per la ristrutturazione funzionale del noviziato. Un progetto imponente che è in attesa di finanziamento e che andrà a chiudere la riqualificazione dell’eremo datato 1406.

All’intero della chiesa verranno presto ripristinati affreschi Quattrocenteschi che oggi sono custoditi nei locali della Sovrintendenza regionale. “Un gioiello di architettura che torna a splendere” ha commentato con orgoglio il sub commissario per la ricostruzione post terremoto Nicola Eugenio Romagnuolo. L’appuntamento è dunque per domani, 1 giugno alle ore 19, quando alla presenza del vescovo della Diocesi Termoli-Larino, del Provinciale dei Frati Minori padre Pietro Carfagna, del parroco di Casacalenda don Michele Di Legge, del sindaco Marco Gagliardi, del sub commissario Nicola Eugenio Romagnuolo, degli amministratori, delle autorità militari e di tutti i cittadini di Casacalenda verrà benedetto il ristrutturato Convento di Sant’Onofrio e officiata la Santa Messa.

Al termine di questa, una processione con il patrono Sant’Onofrio e Sant’Antonio di Padova trainati da due carri con buoi, si recherà in paese per l’inizio ufficiale dei festeggiamenti del 12 e 13 giugno prossimi. La festa patronale di Casacalenda non poteva iniziare in maniera migliore: il Convento torna ad essere di proprietà dei fedeli. Una storia che va avanti da seicento anni e che finalmente può continuare a vivere.

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