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CAMPOBASSO _ In Italia hanno discusso e votato mezzo milione di iscritti. Per le Primarie del 25 ottobre si prevede una partecipazione di almeno due milioni di simpatizzanti che eleggeranno i segretari regionali e nazionali e gli organi dirigenti centrali e locali. In una fase storica in cui si sciolgono e costituiscono nuovi partiti da un predellino di automobile in Piazza S.Babila a Milano è straordinario constatare un altro modo di intendere e praticare la politica italiana. Anche in Molise in circa 70 congressi di circolo 2 mila iscritti si sono confrontati e hanno votato per Bersani, Franceschini, Marino e per i candidati regionali con la presumibile possibilità che il 25 ottobre tra i 10 e le 15 mila molisani potranno partecipare alle Primarie. Il primo e più importante dato politico è che ha vinto il P.D. che è riuscito a mobilitare, riavvicinare e appassionare un numero così alto di cittadini al proprio progetto di costruzione di un alternativa di governo al P.D.L. a Silvio Berlusconi e a Michele Iorio. I risultati regionali vedono una sostanziale parità in provincia di Campobasso e una netta affermazione di Leva sulla provincia di Isernia. Ma al di là dei numeri anche in Molise si è riavviato un percorso che restituisce forza al progetto politico del Partito Democratico e potrà vedere un ulteriore consolidamento il 25 ottobre.

Ora parte una nuova fase della campagna congressuale che ci vedrà impegnati su tutto il territorio regionale per avanzare le nostre proposte e sostenere quelle dei candidati nazionali. L’obiettivo ultimo è quello della ricostruzione del partito, della sua diffusione capillare in Molise, l’unità e la coesione del suo gruppo dirigente, il rispetto del pluralismo e il tratto alternativo senza se e senza ma al Centro-Destra con cui non bisogna fare alleanze né governare insieme. Si tratta al contrario di ricostruire il Centro-Sinistra con un alleanza programmatica che sappia coinvolgere costruttivamente tutte le forze centriste e di sinistra che si oppongono a Berlusconi e a Iorio. Il futuro va costruito insieme voltando pagina rispetto all’esperienza degli ultimi anni che ha visto il PD molisano passare dal 33% delle politiche 2006 al 12% delle europee 2009.

                                                                                                                                                                  Michele Petraroia

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