CAMPOBASSO _ Il governo Berlusconi si connota sempre di più come un regime autoreferenziale e fortilizio che continua a imporre nefaste scelte che mirano a destrutturare il sistema pubblico e che attentano alle libertà democratiche e ai diritti civili e sociali. In particolare, risulta davvero violento l’attacco contro la scuola pubblica, complice anche l’assenza di una reale opposizione parlamentare.
I preannunciati tagli del personale docente e ATA saranno pesantissimi: ciò, oltre ad una gravissima destrutturazione del sistema formativo pubblico significa, per la nostra Regione, ancor più disoccupati che andranno ad ingrossare le fila dei giovani precari che in questi mesi hanno già perso il posto di lavoro. Il governo non solo attacca il diritto al lavoro, nascondendosi dietro una crisi che è solo funzionale ad una ristrutturazione capitalista di livello mondiale, elargendo a banche e imprese piuttosto che alle fasce deboli, ma sta attaccando agibilità e diritti costituzionali dei lavoratori, quali il diritto allo sciopero, la cancellazione del ruolo dei sindacati, la manomissione e la disarticolazione del modello contrattuale, ecc.

Le mobilitazioni del mondo della scuola, attraverso l’azione dei comitati, delle assemblee, degli studenti, dei genitori, dei sindacati di base e della CGIL vanno avanti da mesi in tutta Italia. Il mondo della scuola ha bocciato in massa, e continua a farlo, tutto il disegno Gelmini-Tremonti, ma il governo continua incurante la sua opera di tagli al sistema dell’istruzione e della formazione e di smantellamento della scuola pubblica attraverso il Ddl Aprea. Tutto ciò è evidentemente parte del disegno più ampio di devastazione politica, sociale e democratica del nostro Paese che avviene con il tacito assenso di sindacati confederali come CISL e UIL e di forze politiche che “scaldano” inutilmente le poltrone dell’opposizione -quando non ne sono addirittura corresponsabili- puntando scientemente a disarticolare ancora di più il fronte dei lavoratori.

A garantire e farsi interprete della realizzazione di tale devastante disegno governativo, nella nostra Regione ci pensa il “ferreo” Governatore del PDL, anche qui attraverso l’assordante silenzio, pressoché totale, delle opposizioni regionali. Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise invita tutti i precari, i disoccupati, i cassintegrati, i pensionati e gli studenti, tutti i soggetti colpiti, che hanno a cuore il proprio futuro e quello delle future generazioni, a mobilitarsi e ad aderire massicciamente allo sciopero nazionale e alla manifestazione indetta dalla FLC-CGIL del 18 marzo 2009 a Campobasso. 

LA SEGRETERIA REGIONALE PRC
Antonello Manocchio

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