TERMOLI _ Finalmente, dopo anni, anche il Tribunale Amministrativo Regionale del Molise ha deciso di condannare alle spese l’Amministrazione scolastica che, con provvedimenti fino ad ora emanati a caso ed in maniera indifferenziata decideva di assegnare agli alunni disabili, che frequentano le scuole della nostra Regione, un esiguo numero di ore che non garantiva affatto agli alunni stessi un corretto inserimento scolastico. Molti di questi erano, infatti, solo “parcheggiati” nelle scuole in mancanza di un insegnante di sostegno che li supportasse per l’intero orario scolastico Tutto ciò su un presupposto del tutto errato addotto dall’Amministrazione a giustificazione dei tagli. Sostanzialmente la scuola affermava che il suo operato era determinato dalla mancanza di fondi e dai tagli stabiliti dalla finanziaria del 2008 (artt. 413 e 414 della legge 244/2007).

Il diritto del disabile all’istruzione si configura come diritto fondamentale. La fruizione di tale diritto è assicurata, in particolare, attraverso misure di integrazione e sostegno idonee a garantire ai portatori di handicaps la frequenza degli istituti d’istruzione (…)” “(…) i disabili non costituiscono un gruppo omogeneo. Vi sono, infatti, forme diverse di disabilità: alcune hanno carattere lieve ed altre gravi. Per ognuna di esse è necessario, pertanto, individuare meccanismi di rimozione degli ostacoli che tengano conto della tipologia di handicap da cui risulti essere affetta in concreto una persona.

Ciascun disabile è coinvolto in un processo di riabilitazione finalizzato ad un suo completo inserimento nella società; processo all’interno del quale l’istruzione e l’integrazione scolastica rivestono un ruolo di primo piano” . Si è espresso in questi termini il Giudice delle Leggi con una recentissima pronuncia del 26 febbraio 2010, che segna un passo importante nell’assegnazione delle ore di sostegno, fino ad oggi gestita dai competenti organi scolastici in maniera del tutto superficiale e poco attenta alle reali esigenze dei singoli alunni. Tutto ciò è finora avvenuto sulla scorta di un presunto potere discrezionale esercitato a totale discapito degli utenti della scuola. La Corte Costituzionale ha ritenuto “le effettive esigenze rilevate” di cui alla Finanziaria del 2007 assolutamente prevalenti sulle esigenze di carattere finanziario dell’Amministrazione scolastica.

Si possono ritenere soddisfatti i genitori dei bambini disabili che, dopo anni di battaglie giudiziarie affiancati dagli impavidi Avv.ti Salvatore Di Pardo e Vincenzo Iacovino, hanno finalmente ottenuto giustizia. Le controversie, infatti, si concluderanno tutte entro il medesimo anno scolastico di rivendicazione delle ore senza dover attendere – come fin ora è avvenuto – numerosi anni per una pronuncia definitiva, che stabilisca il giusto numero di ore di sostegno spettanti in relazione alla gravità dell’handicap. Non solo, il TAR Molise ha, per la prima volta in fase cautelare, condannato l’Amministrazione scolastica alla rifusione delle spese.

Ciò determina un passo importante per il futuro dei disabili nella scuola. La spada di Damocle della condanna alle spese, infatti, determinerà senz’altro una maggiore scrupolosità da parte dei Dirigenti scolastici, dei Gruppi H provinciali e degli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali nell’effettuare l’istruttoria che si conclude con l’assegnazione delle ore di sostegno. Con l’auspicio che ciò possa favorire l’esercizio effettivo del diritto allo studio ed all’integrazione scolastica garantito agli alunni disabili dalla Nostra Costituzione.

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