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Il Vescovo nel suo intervento
TERMOLI _ Lunga visita del Vescovo di Termoli-Larino Gianfranco De Luca in Comune a Termoli. Il presule, accompagnato dai parroci della città e dal Sindaco Antonio Di Brino, è salito in tarda mattinata in Municipio dove è stato ricevuto dagli amministratori nell’ufficio del primo cittadino per poi salutare tutti i dipendenti nella sala consiliare.

Il Presidente del Cosiglio Alberto Montano ha presentato i consiglieri comunali al presule ed ha parlato sull’importanza della collaborazione tra il Comune e la Diocesi per poi dare spazio al Sindaco Di Brino.  

 “La nostra città ha bisogno di speranza e di fiducia _ ha detto Di Brino_, è arrivato il momento delle scelte coraggiose viste anche le alte onde della crisi economica. Bisogna rinsaldarsi e guardare ai valori della fede, della famiglia. Bisogna porre l’onestà, la libertà, il bene dell’uomo al centro dell’attività amministrativa e politica. In questo considero importante la collaborazione tra l’Amministrazione e la Chiesa”.

Quello del Vescovo De Luca è stato un intervento che ha affrontato più temi: la crescita della città, l’importanza della coesione, i valori e principi ispiratori della cristinità da applicare nella vita quotidiana affinchè l’azione amministrativa si avvicini alla gente nella loro dimensione di esseri umani.

La città di Termoli è cresciuta un po’ disordinatamente, va ripensata nel suo insieme, va raccordato quello che c’è affinchè possa avere una sua identità _ ha detto il Vescovo oggi agli amministratori comunali, ai consiglieri di maggioranza ed opposizione, ai dirgenti e dipendenti del Municipio riuniti in sala consiliare per salutarlo _. Ci aspetta, per questo, una sfida, quella di una città a misura d’uomo che non sia un puzzle ma un disegno unico da calare nella realtà. Il Comune è la dimensione più vicina al cittadino per cui il ruolo della casa municipale è quello di avvicare l’istituzione e la politica alla persona. Il cittadino non è un foglio di carta ma un essere umano con delle esigenze ed il privilegiato deve essere l’ultimo, quello che non sa nemmeno scrivere non quello che viene segnalato da clientele. L’Amministrazione è lo stelo di una margherita che fa vivere la corolla rappresentata dalle associazioni che operano sul territorio a sostegno della comunità”.