La coordinatrice regionale di Alleanza per l’Italia, Gatti si chiede se è in atto nell’Idv un cambio di rotta rispetto ai temi della legalità CAMPOMARINO _ Erminia Gatti interviene sulle ultime vicende riguardanti gli avvisi di garanzia emanati dalla Procura di Larino sulla gestione del Porto Turistico. “In relazione ai fatti oggetto di indagine dalla Procura di Larino, su presunti abusi ed irregolarità commessi nella gestione del porto turistico di Campomarino ad opera dell’amministrazione presieduta dall’ex-sindaco, oggi deputata dell’Italia dei Valori, Anita Di Giuseppe non si può tacere la preoccupazione per la gravità dei rilievi che vengono mossi dagli inquirenti.
Mi auguro che le tesi accusatorie saranno smontate e che sarà fatta piena luce sulla verità, perchè sarebbe gravissimo se un’intera classe dirigente avesse scelto di aprire le porte del territorio agli appetiti di presunte infiltrazioni malavitose, ipotecando il futuro della propria crescita. Sono convinta della bontà dell’operato della magistratura, e senza cedere a derive integraliste credo che sarà opportuno attendere che la giustizia faccia il suo corso. Al riguardo, accolgo con piacere il nuovo corso garantista dell’IDV, che ha rimarcato la propria fiducia all’on. Di Giuseppe, evitando di chiederne immediatamente le dimissioni, come avrebbe fatto per esponenti di altri partiti.
Apprezzo anche la scelta di Di Pietro di non dare giudizi affrettati sull’enormità di un’ipotesi di coinvolgimento in associazione a delinquere, o di turbativa d’asta a carico dell’on. Di Giuseppe: un intreccio fra interessi pubblici e privati come quello ipotizzato dalla procura sarebbe talmente grave da essere totalmente incompatibile con il predicato di legalità del partito dell’ex pm.
Ma evidentemente il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, come il figlio Cristiano, capogruppo alla Provincia ed il segretario regionale Pierpaolo Nagni, hanno scelto di abbandonare la deriva populista del processo mediatico, per scegliere une evoluzione politica più matura e garantista.
Questo nuovo approccio, meno drastico, ispirato ad una maggiore osservanza delle garanzie giuridiche nello svolgimento delle indagini, che tuteli adeguatamente il diritto di difesa e di libertà dei soggetti in ogni stato e grado del procedimento, è senza dubbio una svolta epocale nella linea politica dell’IDV, che va segnalata ed apprezzata.
Si tratta di un cambio di rotta nell’approccio del leader Di Pietro ai temi cari della legalità? L’etica nella politica seguirà da oggi un parametro diverso rispetto alla magistratura? Ne sono felice, perchè credo che la politica debba essere bonificata da questo clima di sospetti e di veleni: ma sia chiaro che la presunzione di innocenza è un principio che, se accolto, si applica per tutti, non solo per gli amici di partito”
Erminia Gatti
coordinatore regionale Api
Alleanza per l’Italia