CAMPOMARINO – Rinviata al 5 novembre prossimo dal Gup del Tribunale di Larino l’udienza preliminare sul porto turistico di Campomarino al centro di un’inchiesta della procura frentana inerente il mancato completamento del porticciolo a fronte dell’impiego di 20 miliardi di vecchie lire. Il giudice per le udienze preliminari oggi avrebbe dovuto ascoltare le tesi difensive e decidere sul rinvio a giudizio o meno ma ha rinviato il tutto a novembre. L’inchiesta degli inquirenti di Larino scattò a fine novembre del 2010 con l’iscrizione sul registro degli indagati di 31 persone, tra cui l’attuale sindaco del paese Gianfranco Cammilleri, l’ex deputata Idv ed ex primo cittadino Anita Di Giuseppe, imprenditori ed altri personaggi del luogo.

Nella scorsa udienza del 17 giugno, il pm Luca Venturi aveva chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati. L’indagine ha puntato sull’operato di amministratori, politici ed imprenditori.

I personaggi coinvolti, secondo posizioni differenti, avrebbero compiuto e omesso controlli, prendendo parte ad una associazione finalizzata a determinare l’aggiudicazione dell’appalto per i lavori di completamento e per la gestione del porto di Campomarino alla Ati-Marilea Srl, poi Pama srl, confluita nella società mista Porto Skanderbeg srl, quale parte privata.

Dalla richiesta di rinvio a giudizio è stata eliminata l’accusa di associazione a delinquere mentre risultano gli altri capi di imputazione che vanno dall’abuso d’ufficio, alla tentata estorsione, alla turbativa d’asta. Ancora oggi il porticciolo è fermo al palo ed aperto solo in parte durante il periodo estivo.

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