CAMPOMARINO – Porto di Campomarino: “pioggia” di richieste di rinvio a giudizio della Procura di Larino per gli indagati nell’inchiesta sul porto turistico del Lido per il quale negli ultimi 20 anni sono stati spesi 20 miliardi di vecchie lire senza riuscire a completare la struttura. I fatti contestati vanno dal 2006 fino al settembre 2010.

L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dall’ex Procuratore Nicola Magrone, fu avviata nel novembre 2010 con l’iscrizione sul registro degli indagati di amministratori, politici ed imprenditori. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero messo in campo iniziative per favorire l’imprenditore campano Francesco Moccia, Presidente della societa’ mista ‘Skanderberg’, costituita dall’ex Giunta comunale guidata dall’allora sindaco Anita Di Giuseppe, per procedere con il completamento del progetto senza pero’ riuscirci.

Tra gli indagati, l’imprenditore campano Francesco Moccia, Anita Di Giuseppe che costitui’ la società mista quando era sindaco del centro rivierasco, l’attuale Sindaco Francesco Cammilleri la cui è situazione è considerata marginale in quanto ricoprì per qualche mese la carica di Presidente della ‘Skanderberg’, l’avvocato campobassano all’epoca dei fatti consulente del Comune di Campomarino, Giuseppe Ruta ed altri noti imprenditori molisani, impiegati e dipendenti del Municipio campomarinese.

Coinvolta nell’inchiesta anche l’ex Giunta comunale guidata da Anita Di Giuseppe composta da: Luigi Carriero, Settiminio Di Giammartino, Angelo Cirelli, Guido Messere, Nicola Occhionero, Vincenzo Ventrudo unitamente all’allora Presidente del Consiglio Annamarina Mattucci ed alcuni ex consiglieri comunali di maggioranza per la votazione di una delibera collegata alla costituzione della Skanderber. L’Udienza preliminare e’ stata fissata per il 21 maggio prossimo.

Secondo l’allora procuratore Nicola Magrone e il pm Luca Venturi, le persone coinvolte, secondo posizioni differenti caso per caso, avrebbero compiuto e omesso controlli, prendendo parte a una associazione finalizzata a determinare l’aggiudicazione dell’appalto per i lavori di completamento e per la gestione del porto di Campomarino alla Ati-Marilea Srl, poi Pama srl, confluita nella società mista Porto Skanderbeg srl, quale parte privata.
L’associazione, secondo la ricostruzione della Procura ancora tutta da dimostrare, sarebbe stata promossa oltre che dallo stesso Moccia, anche da Anita Di Giuseppe, ex sindaco di Campomarino poi deputato dell’Idv, dall’avvocato Giuseppe Ruta di Campobasso e dagli ex esponenti della Giunta municipale.

Dalla richiesta di rinvio a giudizio è stata eliminata l’accusa di associazione a delinquere mentre risultano capi di imputazione che vanno dall’abuso d’ufficio, alla tentata estorsione, alla turbativa d’asta. Per quatro posizioni è stato chiesto lo stralcio del procedimento che seguirà un filone a parte. Per questi non è esclusa la richiesta di archiviazione. Si tratta degli ex consiglieri comunali Tigano, Marini e Crovella unitamente all’ex Presidente del Consiglio Annamaria Mattucci.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. Amministratori
    Io punirei tutti gli amministratori che dal 1984 ad oggi non hanno completato una importante struttura per lo sviluppo del territorio di Campomarino come il porticciolo!. Poi, sull’effettiva consistenza di tutta questa sceneggiata degli indagati dell’amministrazione precedente, finirà a tarallucci e vino, perché l’unica colpa che hanno è che si sono persi altri 5 anni appresso alla società porto Skanderberg e i ai napoletani che non ci hanno speso un centesimo su quel porto! Quando si dice la giustizia spettacolo di certi giudici alla De Magistris!!!!