CAMPOBASSO _ La CISL Poste di Campobasso denuncia l’ennesimo, devastante, utilizzo dello strumento della formazione on line, somministrata ai dipendenti degli uffici postali. L’assenza di una regia in grado di scandirne tempi e le modalità, la pretesa di trasmettere, con e-learning, materie e concetti complicati e “difficili” che richiederebbero, invece, approfondimenti e confronto, l’impossibilità di fruire, in orario di servizio, dei corsi, determinano il completo fallimento del progetto. Fallimento certificato dalla bassissima percentuale di “conoscenza” trasmessa e dal dilagante disinteresse nella fruizione di detti corsi, affrontati e “superati” con tutte le scorciatoie di cui anche la Società è a conoscenza. Figlie di pressioni, di mancanza di tempo e di serenità.

Ed anche se, per questa Azienda, la misura del successo è commisurata al solo numero di ore di “formazione on-line” somministrata, per noi (e per i fruitori) il termometro della validità di una formazione è, e resta, solo la capacità di trasmettere concetti, informazioni e conoscenza, in maniera semplice ed efficace. Negli ultimi mesi – dichiara Antonio D’Alessandro Segretarioo della CISL Poste di Campobasso – registriamo, invece, una quantità di corsi somministrati francamente ingestibile, con corsi elaborati in modo poco chiaro e su materie delicate che meriterebbero ben altri approcci. Se poi, alla palese difficoltà nella fruizione dei corsi in orario di servizio, in tempi di ordinaria disponibilità di risorse (o si fa servizio al pubblico o si fanno i corsi), aggiungiamo, oggi, una situazione numerica del personale degli UP sottodimensionata che, naturalmente, azzera ogni remota possibilità di approccio ai corsi on line in ufficio.

Nell’augurarci che non si continui, con il valzer delle pressioni e delle minacce per quanti (e sono tantissimi) non sono riusciti a fruire dei corsi (visto che “ogni cosa”, in questa azienda, è finalizzata ad obiettivo di qualcuno), sollecitiamo l’azienda ad una immediata inversione di tendenza sulla materia. Una inversione, tanto auspicata e garantita, nel nuovo dispositivo contrattuale, quanto, al momento, disattesa e negata.

Il Segretario Territoriale Antonio D’Alessandro

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