CAMPOBASSO _ La CISL Poste ribadisce – dichiara il Segretario Franco Battista – la volontà di dare avvio con immediatezza al confronto con l’Azienda, offrendo la propria disponibilità ad entrare nel merito dei problemi e ad affrontare contemporaneamente anche gli argomenti proposti da parte sindacale e già fatti pervenire in passato, ma tutt’ora rimasti inevasi, quali il sistema delle incentivazioni commerciali e gli organici. L’Azienda continua a riproporre solo le sue priorità. Questa negazione del confronto con il sindacato nuoce naturalmente al sistema delle Relazioni Industriali in Poste Italiane ed è la causa delle azioni di lotta attualmente in atto.

La CISL Poste – continua il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – ritiene d’altra parte che i progetti aziendali su Mercato Privati hanno il solo obiettivo di razionalizzare e non prevedono sviluppo. Basti pensare al taglio di oltre 1.000 eccedenze sull’intero territorio nazionale e, di conseguenza, ai processi di mobilità territoriale e di riconversione professionale. In merito al progetto Mercato Privati, la Cisl Poste riferisce Antonio D’Alessandro, è dell’avviso che per l’orario degli Uffici Postali sia necessario un Accordo Quadro Nazionale, che definisca un arco di apertura al pubblico nelle tre fasce orarie (8.00-8.15-8.30) da demandarne l’individuazione alla contrattazione decentrata. Per quanto riguarda i tempi di apertura e chiusura dello sportello,dovrebbero essere rispettivamente di 20’ e 40’. Sarebbe necessaria anche l’individuazione di uno spazio e-learning all’interno dell’ufficio.

Per le Filiali, l’unica azione palese è invece quella relativa alla diminuzione di 171 unità e ad una riorganizzazione minimale. Per quanto attiene al settore Commerciale, il progetto crea nuove figure che si allontanano dalla linea di vendita, perdendo l’azione di supporto concreto e reale all’ufficio; scaturisce inoltre un consistente processo di mobilità dalle filiali verso le Aree Territoriali, cioè dalle due province molisane al capoluogo regionale pugliese. È inaccettabilità dell’allontanamento dal territorio di queste professionalità, oggi al servizio degli Uffici Postali. Dietro la riorganizzazione degli Uffici Postali si evince un taglio di numerose funzioni quadro e di livelli B, e non vengono chiarite le eventuali confluenze. Queste sono alcune delle criticità, conclude Antonio D’Alessandro, che come CISL mettiamo in evidenza nel progetto aziendale e su queste basi si potrà aprire un confronto, ma solo in presenza di un atteggiamento aziendale negoziale costruttivo e che cessi di contribuire ad aumentare la tensione e a non peggiorare il già compromesso clima relazionale in Poste Italiane.

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