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TERMOLI _ I fenomeni economici sono interconnessi al punto tale che e’ bastato il rischio di implosione del debito pubblico di uno Stato membro sostanzialmente marginale come la Grecia, per mettere alle corde l’intero sistema Europa e la sua moneta unica. Non sappiamo ancora quali saranno gli effetti della drastica e costosa manovra messa in campo dall’Unione, ma sappiamo con assoluta certezza che l’Europa e l’Euro sono oggi entita’ molto più vulnerabili di quanto si potesse immaginare . Questa facile considerazione deve aver indotto l’Unione europea ad imporre agli Stati politiche di particolare rigore e controlli decisamente più stringenti , specie sul fronte della spesa, per evitare, come felicemente osservato dal nostro Ministro Giulio Tremonti, che il fuoco della casa del vicino si propaghi alla nostra. In questo contesto di generale austerità non può essere una coincidenza occasionale il fatto che la vicenda greca si colleghi anche temporalmente alla stretta che il Governo italiano ha imposto alla spesa sanitaria di alcune Regioni del centro sud. E poiché la stabilita’ economica dei singoli Paesi e’ condizione di stabilità dell’Europa e dell’Euro, si può facilmente intuire che il rigoroso atteggiamento del Governo italiano non vedrà ripensamenti o tentennamenti.
E se i moti di piazza in Grecia hanno distrattamente stimolato qualche coscienza più sensibile,quando si tratta invece di ripianare il debito in casa nostra, con i nostri soldi, da prelevare nelle nostre tasche, allora la questione diventa non solo più drammaticamente vicina, ma anche più concreta e scottante. Il Molise, si sa, è una delle quattro realta’ regionali, con il Lazio, la Campania e la Calabria, nei confronti del quale il Governo attuerà nel modo più rigoroso il “patto per la salute” contenuto nella legge finanziaria. A queste quattro Regioni non sarà concesso nemmeno di utilizzare i fondi FAS per il ripiano del debito, in quanto –a giudizio del Governo – non sono stati proposti piani di rientro “convincenti”.

Tradotto in soldoni: per ridurre il disavanzo della spesa sanitaria queste quattro Regioni non avranno altra scelta che aumentare le imposte per i cittadini e per le imprese. Se questa è la linea dettata dal Governo centrale il Molise dovra’ reperire, di riffa o di raffa, nel piu’ breve tempo possibile ben 110 milioni di euro, impresa evidentemente difficile se non addirittura impossibile. Ma deve fornire anche un “piano di rientro convincente ”, affinche’ il “buco” non diventi, in prospettiva, una vera e propria voragine. Ma sappiamo bene che il sistema economico produttivo della nostra Regione e’ decisamente depresso e prossimo al collasso.

Allora che fare ? Continuare ad abbaiare alla luna? Attendere di stornare i fondi destinati ad altre necessita’ del territorio per coprire ( in via transitoria) il corposo deficit ? O invece puntare ed attivarsi concretamente affinchè questa nostra realta’ riaggangi una qualche prospettiva di sviluppo? E non sarebbe il caso di cominciare proprio dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) che ha appunto come scopo istituzionale quello di finanziare i “programmi di interesse strategico regionale” ?. Ovviamente sempre che qualcuno in questa Regione, tra una spesa e l’altra, abbia trovato il tempo e la voglia di predisporli.

avv.Oreste Campopiano
Segr.reg.le N.PSI MOLISE

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2 Commenti

  1. sono d’accordo con te,anche perchè senza sviluppo , senza politiche volte all’occupazione soprattutto giovanile,vorrei capire a chi faranno pagare e come gli aumenti irpef …forse ad un esercito di disoccupati che non hanno reddito? la verità è che la politica dei piali’pascià non rende più,oggi bisogna rendere conto a troppi enti anche sovranazionali,come pensava l’isernino di farla franca?ed oggi ha anche la faccia tosta di chiedere a noi molisani di andare a manifestare a roma con lui,assurdo!Domanda:ma che fine hanno fatto i soldi del terremoto e dell’alluvione?
    La vera paura è che con gli aumenti che dovranno essere imposti anche alle imprese,queste decidano di lasciare definitivamente questa valle di lacrime che è il molise o nella migliore delle ipotesi non affacciarsi proprio….la vedo malissimo!saluti compare oreste