Ciò premesso, nonostante le competenze in materia ricadano pressoché interamente sulle regioni e per gli evidenti limiti di bilancio, l’Amministrazione Provinciale intende raccogliere la sfida dell’innovazione tecnologica adottando il “Piano provinciale per l’utilizzo della larga banda, di lotta al digital divide e per la creazione di centri di creatività e innovazione” proposto con una mozione che si discuterà nella seduta consiliare di venerdì prossimo dai Consiglieri della maggioranza di centrosinistra e con primo firmatario Cristiano Di Pietro. Il Piano, imperniato su tre punti qualificanti, prevede:
1) La realizzazione di aree “hot spot” ubicate nei luoghi di ritrovo e maggiore socializzazione dei Comuni maggiori della provincia privi di larga banda, nelle quali i cittadini potranno effettuare accessi gratuiti ad internet. Tali interventi sono previsti già a partire dal 2010.
2) La Provincia di Campobasso attuerà uno studio attraverso il quale monitorerà il cosiddetto “digital divide”, promuovendo un tavolo informale tra i diversi portatori d’interesse ( grandi, medi e piccoli operatori di diverse tecnologie), le associazioni di utenti, consumatori e referenti delle Istituzioni, che servirà a mappare la reale copertura territoriale della larga banda e, attraverso una modalità interattiva web, potrà ricevere le segnalazioni degli utenti sulle diverse situazioni presenti. In base ai risultati che si otterranno, la Provincia programmerà gli interventi di infrastrutturazione per portare la larga banda sul territorio attraverso incentivi all’investimento degli operatori e attraverso l’uso di tecnologie alternative (Hyperlan wireless, Wi-max, Power-line, etc.). Naturalmente, di volta in volta gli operatori saranno individuati con bandi di gara.
3) Il Piano prevede la realizzazione di veri e propri Centri di creatività e innovazione che prendono spunto dalle esperienze sviluppatesi in particolare in Francia – gli “Espaces publics numériques” – e in Brasile – i “Pontos de cultura” -. Una rete di veri e propri centri dedicati all’alfabetizzazione e alla promozione della cultura e della formazione attraverso le moderne tecnologie. Ogni Centro avrà a disposizione un budget per aggiornare la propria dotazione tecnologica e per finanziare attività culturali.
In pratica, saranno utilizzati dei luoghi emblematici dei nostri borghi per farli diventare poli di aggregazione e socialità. Ognuno di questi luoghi sarà affidato in gestione e animato da una istituzione, un’associazione o una parrocchia, che saranno ristorate secondo diverse modalità di compensazione non necessariamente economiche. In questi centri si potrà “fare” musica, grafica, video, attività per bambini e ragazzi.