Antonio Venditti ideatore del progetto e Franco Sorrentino dell'associazione LiberaLARINO La ricetta anticrisi ha bisogno di pochi e semplici ingredienti che possono racchiudersi nel concetto di ‘rete molisana’. Forte della ventennale attività in Regione, l’associazione ‘Libera’ ha presentato un nuovo piano scaccia crisi di sviluppo economico. L’iniziativa consiste nello stimolare la creazione di reti fra le eccellenze molisane per la costruzione di una progettazione unica ed integrata sui temi dello sviluppo turistico ed agricolo.
Nel flusso dei rapidi cambiamenti che hanno segnato gli ultimi sessant’anni e nell’ottica di un turismo intelligente e partecipativo, il ‘Piano industriale per il turismo integrato e sostenibile’ presentato dal dottor Antonio Venditti propone la creazione di una rete, un ritrovo in cui i turisti e le imprese molisane possano incontrarsi e scambiare informazioni e buone pratiche. L’attività parte da una ricerca di mercato effettuata da Venditti sull’andamento demografico delle Regioni italiane, comparando i vari dati con quelli del Molise. I risultati mostrano che il nostro territorio ha perso quasi 93mila abitanti negli ultimi sessant’anni, con un calo demografico pari al 23%, mentre altre realtà che hanno le stesse risorse (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria ed Abruzzo) sono riuscite ad incrementare i propri abitanti. Dati che si riflettono sul settore del turismo che, con la complicità della crisi economica in corso, non rappresenta più un’opportunità economica per questo territorio a causa di progetti di sviluppo che non rispondono alle richieste attuali. “Durante le mie ricerche mi sono soffermato sullo studio di modelli turistici che potessero essere importati ed adattati alle esigenze della nostra terra – spiega Venditti – Ho esaminato a fondo i modelli della Valle D’Aosta e della Savoia che hanno sviluppato e creato una rete economica e sociale di circa 20 paesi che, all’interno della stessa circoscrizione, lavorano assieme sotto un marchio comune per creare l’indotto turistico”.
Qualità e identità insieme permettono quindi di creare nuove forme di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di partecipazione ed autenticità. L’intento è la creazione di un’economia sostenibile incentrata all’integrazione, alla concentrazione ed all’organizzazione di tutte le risorse naturalistiche, storiche ed umane che affluisca in un unico piano industriale regionale sostenibile. La prima tematica su cui si vuole sperimentare questa relazione di rete è quella della creazione di un marchio molisano sotto cui far confluire tutte le aziende produttrici locali per estendere il mercato oltre i confini regionali ed italiani: “È importante che i prodotti tipici siano contraddistinti da un’etichetta che garantisca la qualità e che renda immediatamente riconoscibile il bene. Questo permetterà anche di difendere la tipicità del luogo ed agevolare l’immissione dei beni nel mercato italiano e straniero”.
Il lavoro sviluppa le sue basi anche sul tema dell’accoglienza e prevede la creazione di info-point la cui gestione sarà affidata al Cso (centro strategico ed operativo): “Per avere un indotto turistico sviluppato c’è la necessità di creare dei punti di ritrovo e di informazione presso i quali si possano reperire non solo notizie sul territorio, ma dove vi sia la possibilità di degustare ed acquistare i prodotti tipici locali. Punti di incontro vero e proprio in cui il turista potrà mangiare, comprare e lasciare il proprio parere sulla sua esperienza”. Questo modello è a costo zero perché, come illustra Venditti “l’unica spesa è quella di acquisto dei box espositivi che sarà ammortizzata grazie agli sponsor di catene di abbigliamento quali Decathlon che esporrebbe la propria merce all’interno degli info-point”.
La rete così costituita promuoverà itinerari e percorsi outdoor, a contatto con la natura: “La trasformazione dei sentieri, strade provinciali, interpoderali e di collegamento in sterrato, tratturi in una rete di percorsi outdoor sport – illustra Venditti – E’ importante che ci sia un collegamento tra tutti i siti di interesse naturalistico, paesaggistico, storico, architettonico classificandoli per tipologia di attività e per livello di difficoltà”.
Il progetto ha un ampio respiro e mira a coinvolgere i sindaci di tutti i comuni molisani, le scolaresche ed i giovani per stimolare la creazione di reti fra eccellenze molisane al fine di costruire una progettazione di area vasta e integrata su vari temi dello sviluppo turistico, agricolo e di quanto a queste attività si lega: “Sposiamo in pieno l’idea progettuale proposta – conclude Franco Novelli, Presidente dell’associazione Libera – Speriamo che questo progetto possa vedere presto la luce e si possa creare un gruppo di lavoro determinato che riesca a far confluire i bisogni del territorio in un unico grande programma in grado di garantire un futuro roseo al territorio ed alle nuove generazioni”.
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