TERMOLI _ Costa molisana: concessioni demaniali per 90 anni ai balenatori. L’approvazione dell’ultimo provvedimento dei Consiglio dei Ministri di ieri fa ben sperare i gestori balneari di Termoli tra i protagonisti della protesta a Roma e dell’appello al Ministro Fitto sul pericolo della perdita degli stabilimenti con l’entrata in vigore della direttiva europea sull’asta dei lidi. L’intervento del Governo Berlusconi in materia, invocato a gran voce da tutte le associazioni di categoria molisane in maniera forte e veemente, sembra abbia sortito qualche effetto. Almeno è questo il primo pensiero dei gestori della città e di Campomarino, i più disperati e preoccupati di perdere le attività per le quali hanno lavorato una vita.
Nei giorni scorsi più di qualche imprenditore termolese del comparto si era recato a Roma privatamente per incontrare sottosegretari ed invocare un intervento risolutore. I balneatori locali hanno accolto la notizia di ieri in maniera diversa. Alcuni sono più ottimisti e fiduciosi mentre altri più guardinghi ed attendono di avere l’intero decreto tra le mani e verificare rigo per rigo il contenuto con degli esperti prima di commentare quanto stabilito dall’esecutivo nazionale. Luigi Napolitano, titolare de Il Panfilo e coordinatore dell’Assobalneari per il Molise, spera per il meglio.
“Mi auguro che quella di oggi si possa considerare la soluzione tanto sognata e sperata _ ha dichiarato il titolare del lido a gestione familiare da circa 30 anni _. Ho lavorato in questa struttura da una vita e doverla vedere all’asta sarebbe un tormento per il resto dei miei giorni. Non me lo perdonerei”.
Più cauto Pietro D’Andrea, Presidente della Fiba-Confesercenti del Molise. “Mi piacerebbe poter gioire da subito _ ha detto l’imprenditore _ ma ho intenzione di conoscere prima ogni dettaglio del provvedimento. Sicuramente l’intervento del Governo fa seguito alle nostre richieste e questo è un primo dato positivo ma ora bisogna capire se l’asta delle concessioni è scongiurata o solo prorogata”.