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Pietro D'Andrea TERMOLI – Balneatori di Termoli sul piede di guerra per le cartelle Tari troppo alte, addirittura quadruplicate, rispetto agli ultimi anni. Una “tegola” dolorosa quella caduta sulla testa dei gestori dei lidi impegnati in questo periodo con la preparazione delle strutture in vista dell’avvio della stagione balneare. Ad alzare il tono della polemica sono diversi operatori che stanno valutando eventuali iniziative. A denunciare l’accaduto,  Pietro D’Andrea, presidente della Fiba-Confesercenti della città adriatica che, dopo il ricevimento di bollettini di pagamento fino ad 8 mila euro per lidi aperti solo tre mesi l’anno, punta il dito contro l’Amministrazione comunale di Termoli.

“Da cifre di 1.500 euro l’anno, abbiamo ricevuto negli ultimi giorni richieste anche di 8 mila euro per stabilimenti di 3 mila metri quadrati – ha commentato D’Adrea -. E’ una vergogna. Hanno applicato percentuali elevate senza considerare la stagionalità dell’attività. Praticamente le cartelle dei rifiuti solidi urbani sono, in alcuni casi, più elevate dei canoni demaniali”.
“Stiamo valutando il da farsi – ha concluso D’Adrea – ma decideremo non appena tutti gli operatori della zona riceveranno le missive”.
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