Pino Ruta
Pino Ruta
CAMPOMARINO _ Mentre scrivo non ho ancora ricevuto alcuna notificazione dal Tribunale di Larino. Eppure il tam tam mediatico provocato da un fiume di servizi, articoli e foto su Saviano e sulla camorra mi hanno costretto a recarmi immediatamente presso il Tribunale di Larino per prendere visione dell’intero fascicolo processuale.

Ho letto (e sottolineato) dalla prima all’ultima pagina del fascicolo di duemilacinquecento pagine per accertarmi se, accanto all’attività da me professionalmente espletata, al fine di consentire all’ente di porre in essere procedure legittime (circostanza nella quale, come evidenziato nel mio precedente articolo, credo di essere riuscito: ne sono la ovvia riprova le sentenze tutte favorevoli del TAR, del Consiglio di Stato e della Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, massima autorità in materia), vi fossero, sebbene sottotraccia e difficilmente percettibili, circostanze o profili che mi fossero sfuggiti e/o se avessi in qualche modo contribuito all’ingresso a frange della criminalità organizzata. Ed ho trovato ciò (giudicate voi):

1. il Comune per gestire il porto e fare i lavori ha scelto lo strumento della società mista (composta per metà dal pubblico e per metà dal provato, proprio per garantire maggiore controllo all’ente pubblico, come precisato nella sentenza del TAR);
2. quale partner privato ha scelto, dopo ben tre gare andate deserte (con buona pace di chi scrive che la gara ed il bando siano stati creati ad arte per i privati aggiudicatari: ciò offende la logica, ancor prima del diritto) un gruppo di operatori economici onesti, retti e corretti;
3. tra questi operatori ve ne sono alcuni originari della Campania (Amitrano – credo Avellino) in possesso dei requisiti prescritti dal Bando (avere gestito altri porti turistici con risultati idonei negli ultimi tre anni);

4. tali operatori, che hanno gestito il Porto Turistico di Aquileia, sono rappresentati da una persona fisica di Roma, tale Paolo Aureli che ha partecipato, attivamente, a tutte le fasi e che non appena ha conseguito l’aggiudicazione è divenuto anche amministratore della società mista (il compito di gestire la società mista è demandato al socio privato mentre quello di controllare e vigilare è demandato al socio pubblico);
5. alcune di queste società, rappresentate in ATI dal “romano” Aureli, riconducono (si scopre oggi dopo accertamenti della Finanza e dei Carabinieri durati quattro anni: dico quattro anni!!!) a società che, studiate a lungo (appunto quattro anni dalla Finanza e due dai Carabinieri) con metodi, competenze e poteri investigativi idonei a penetrare nelle modalità organizzative e/o commerciali di un vasto tessuto economico, ad un tale Francesco Moccia (dal cui certificato penale, acquisito agli atti, risulta essere “segnato” un reato di violazione di sigilli e, di recente, in inadempimento in forniture pubbliche: mi pare si tratta di qualcosa di diverso dal reato di associazione a delinquere);

6. quest’ultimo, il predetto Francesco Moccia, che mi risulta sia stato più volte presentato in Molise anche da noti professionisti e docenti universitari di fuori regione (il che ne rende, almeno visivamente e verosivilmente, improbabile una qualche affiliazione), è risultato, fino a due anni or sono, un mero collaboratore dell’Aureli, delegato da quest’ultimo o dagli Amitrano (i gestori del Porto di Acquileia) anche formalmente, al compimento di singole attività;
7. Francesco Moccia è risultato essere, a suo volta, cognato di un tale Angelo Marrazzo;
8. Dai documenti processuali (cd. certificato antimafia) risulta che il Moccia ed il Marrazzo hanno peraltro anche interrotto i loro rapporti;
9. Marrazzo, che sembra (dico sembra ma non si sa mai) dagli atti processuali raccolti dalle forze dell’ordine non far parte di alcun clan camorristico, sembra (dico sembra) invece, da un documento esibitomi (sentenza) risulta avere colpa e condanna penale per avere “pagato” una tangente alla camorra (in breve di essere rimasto vittima della stessa) e per ciò stesso (fatto che costituisce reato) essere stato condannato.

Mi chiedo, sareste stati voi in grado di vedere la Camorra nel Porto di Campomarino ? Non è un caso che sia i Carabinieri che la Finanzia abbiano impiegato circa quattro anni di indagine per accorgersene (nel senso di cui sopra) e neppure è un caso la circostanza che i reati per i quali si sta procedendo non riguardano (appunto) la Camorra (altrimenti la competenza sarebbe stata del tribunale di Campobasso presso il quale ha sede la DIA e le contestazioni ben diverse) ? A questo punto scusate: riconosco l’enorme necessità ed utilità da parte delle forze dell’ordine di monitorare il territorio con tutto quel complesso di poteri e strumenti di cui professionalmente dispongono (dal mio canto ho sempre cercato di fare altrettanto e le azioni da me intraprese negli ultimi anni dalla Turbogas al Master Plan alle Biomasse lo dimostrano).
Ma quanto al resto ed alle paventate connivenze camorriste (ovvero, venendo al tema, alle responsabilità del sottoscritto e probabilmente degli altri indagati) di cosa stiamo parlando?

Avv.Giuseppe Ruta

Articolo precedentePietracupa e Lattanzio indagati da Procura Campobasso per abuso d’ufficio
Articolo successivoConsiglio comunale Casacalenda: approvato assestamento di bilancio

8 Commenti

  1. Conosco troppo bene le qualità umane e professionali dell’avvocato, non ho dubbi sulla sua totale estraneità a fatti simili… E che gli scontrini, anche se tardi, arrivano sempre: Ruta si è messo di traverso su troppi affari importanti, basta leggere il commento di Vitagliano su Fb per capire di che parliamo…

  2. Pazienza e fiducia nella Magistratura.
    Ritengo di esprimere solidarietà all’Avv.Ruta e a tutti gli altri soggetti interessati all’inchiesta. Questo credo debba valere anche per altri soggetti interessati ad altre inchieste. Occorre tanta pazienza e fiducia nella Magistratura, tempo ci vorrà ma tutto sarà chiarito. Come pure pazienza e fiducia ci vuole per attendere gli esiti delle numerose denunce inoltrate alla Procura di Campobasso, speriamo di vedere presto la “luce” così anche l’Assessore Vitagliano ed altri, giustamente, potranno far valere nei “fatti” le loro ragioni.

  3. TARALLUCCI E VINO
    Finirà a tarallucci e vino! La cosa irritante è che per 4 anni abbiamo pagato fior di professionalità di Carabinieri e Guardia di finanza per giocare a guardia e ladri!! Alla ricerca di un crimine che non ci è mai stato! 31 indagati, ma per che cosa? Io li indagherei, ma perchè per 6 anni hanno fatto precipitare il porticciolo nella condizione in cui si trova oggi, senza un benchè lavoro svolto al suo interno, senza servizi, con il fondale insabbiato, con i proprietari di barche che vanno via! Per questo io li indagherei, ma non per camorra! Ma siamo seri!!! Ho letto: L’OMBRA DELLA CAMORRA su Campomarino!! Ma non facciamo ridere i polli!!!

  4. ???
    certo che se è riuscito a leggere 2.500 pagine in un giorno è veramente un mago. chissà se è riuscito anche a trovare le carte dove alcuni assessori hanno promesso lidi balneari adiacenti al porto? e nelle 2.500 pagine che si dice dei soldi del dragaggio?

  5. GIUSTIZIA 2006 / 2010
    Chiar. mo Avvocato, Lei un errore lo ha commesso e, da un professionista della Sua levatura e soprattutto della Sua notorietà, non me lo aspettavo. Quale l’ errore ? Aver vergato il sopraesteso articolo. Lei, proprio perchè Avvocato, non avrebbe dovuto esporre la Sua linea difensiva nell’ aula …. mediatica, ma, anche e forse soprattutto, per il rispetto della TOGA, esporre tali ragioni nell’ unica Sede appropriata al “thema decidendum” : innanzi al GIUDICE (U.P.). Salvo poi, ovviamente, in ragione dell’auspicata (anche da me) prognosi favorevole alla Sua comportamento ed in linea con la Sua onestà, dignità e professionalità, chiedere adeguate “rettifiche” e, soprattutto, perseguire (sino alle estreme conseguenze: GIURISDIZIONALI) tutti coloro, anche P.U., i quali Le hanno (seppur senza dolo), verosimilmente, cagionato cotanto nocumento. Lei è un AVVOCATO.

  6. sia serio avvocato
    il signor moccia non prende mai ordini da aureli ne da amitrano….spunta sempre solo dopo l’aggiudicazione degli appalti..anche nella nostra fabbrica succede lo stesso…e abbiamo fatto la stessa fine del vostro porto nonostante le nostre denunce…basta con queste sceneda finti sprovveduti..in quanto al fatto che il moccia venga presentato da autorevoli persone in molise…bè…anche da noi e successo cosi ..ma non siamo in molise siamo in piemonte..spero la giustizia faccia luce sulla verita

  7. per Aterix
    Concordo con te per tutti i disagi, ma la tua disamina invece che a soli 6 anni la allergherei a tutti i 20 anni. Aprire una struttura senza avere le garanzie che possa essere portata a compimento…a che serve? Come se oggi si dicesse: Bene apriamo il palazzetto e poi scopriamo (ma noi già sappiamo) che è comunque inagibile e che per ogni attività da farsi serve un parere da vigili del fuoco, vigili urbani, dipendenti e assessori comunali. A che serve???
    Poi il resto è tutto un trascinarsi! Ma non si riescea completare un opera e farla partire con tutti i BIP in questo BIP di paese