Massimo Romano
CAMPOBASSO _ In data odierna ho presentato una interrogazione al presidente della Regione e all’Assessore al Bilancio per avere chiarimenti in ordine a due recenti provvedimenti deliberativi della Giunta regionale che riguardano, l’uno (DGR n. 210/2011), la contrazione di un ennesimo mutuo, stavolta di euro 27 Milioni, l’altro (DGR n. 189/2011) l’attingimento, per euro 3,5 Milioni, al capitolo di bilancio ove risultano “virtualmente” appostate le somme del Fondo aree sottoutilizzate (FAS) 2007-13, per gli interventi relativi al protocollo d’intesa tra Regione e Università. Due provvedimenti il cui contenuto appare non soltanto non scandalistico (come invece ho commentato, ad esempio, i 370 mila euro per ripianare i debiti della nave LTM ancora con i soldi dell’art. 15), bensì addirittura condivisibile. Si tratta di finanziare, da un lato, opere pubbliche, dall’altro azioni di ricerca in collaborazione con l’Università.

Dov’è il problema, allora? Il problema che pongono le due delibere riguarda l’impervio e pericoloso percorso contabile e finanziario su cui la politica di bilancio della Regione Molise è incamminata ormai da troppo tempo e nel pressoché totale disinteresse della classe dirigente locale che non si rende conto o fa finta di non rendersi conto di camminare allegramente sull’orlo del precipizio (forse, con la unica eccezione della Corte dei Conti, che da tempo segnala – sembra inutilmente- anomalie). Mi riferisco al carattere “virtuale” della nostra economia regionale, che si regge (ossia si mantiene in apparente e comunque precario equilibrio) soltanto grazie al ricorso all’indebitamento (mutui, derivati, bond, obbligazioni) ovvero ricorre al gioco di prestigio di imputare interventi –ripeto, pur legittimi ed in parte condivisibili- alla “promessa” di finanziamenti (FAS) non ancora nella disponibilità di cassa della Regione, dunque facendovi fronte a mezzo di anticipazioni di cassa di risorse regionali (il classico “pagherò”).

E’ solo il caso di ricordare che negli anni precedenti (dal 2007), la Regione ha finanziato con risorse proprie per circa 100 Milioni di euro interventi quali misure di sostegno alla filiera avicola (Gam-Solagrital), saccarifera (Zuccherificio), tessile (fasonisti IT Holding), finanziari (ex soci privati di Fin Molise ) imputandoli alla “futura” elargizione della quota Fas. Che, come è noto e con buona pace delle visite di Fitto in Molise, non mi pare sia ancora nella disponibilità della Regione. Quanti debiti stiamo (stanno) scaricando sulle future generazioni? Quanto possiamo ancora indebitarci (prima di finire come la Grecia)? Quando (in che mese del 2011) si esaurirà la disponibilità di cassa della regione (e dunque si bloccheranno i pagamenti a dipendenti, imprese, creditori)?

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