Riteniamo, ancora, che i cittadini di questo territorio abbiano lo stesso diritto alla salute di quelli di Campobasso ed Isernia, che possono consumare acqua potabile di ottime caratteristiche.
Il D. Lgs.152/2006, che disciplina la materia, con chiarezza stabilisce come, in caso d’impossibilità di allineare le acque ai limiti tabellari di potabilità, all’esito dei più spinti trattamenti di potabilizzazione, le regioni possano attuare deroghe ai valori indicati in tabella (30 mg/l, nel caso dei trialometani), se non ne deriva un concreto pericolo per la salute pubblica, e solo in casi particolari, quali eccezionali circostanze meteoriche, inondazioni, catastrofi naturali, ecc..
Non riteniamo, vista anche la parallela, ordinaria, capacità di potabilizzazione dell’impianto del COSIB, che tratta la stessa acqua del lago, che ricorrano le condizioni per derogare dal valore tabellato dei trialometani. La popolazione del Basso Molise ha bisogno di risposte concrete, immediate, al problema dell’acqua. Non è disposta più a bere chiacchiere ed arroganza.