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ISERNIA _ Sulle annunciate dimissioni di Dante Di Dario dal Consiglio di Amministrazione dell’Arena, il coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Molise, Giuseppe Caterina, interviene esprimendo disappunto e amarezza per la decisione del manager che, dopo quindici anni di onorata attività presso l’azienda molisana leader della filiera avicola, rassegna le sue dimissioni. “A titolo personale – dichiara Caterina – esprimo il massimo rispetto per Di Dario che, nelle sue attività, ha sempre operato bene. Lasciare andare professionalità come quella di Di Dario rappresenta un grave danno per il Molise. La vicenda dell’Arena è di spunto per una riflessione più ampia poiché e indicativa di una tendenza che si è fatta largo in questa regione e che tiene conto delle piccolezze del quotidiano, delle polemiche di cortile e dei chiacchiericci.

Il Molise è una piccola realtà regionale che si fa notare più per i piccoli particolari che per le grandi idee. Mi auguro pertanto che Di Dario rifletta e che continui comunque a dare il suo contributo operando in questa regione attanagliata dalla crisi dell’economia e del settore industriale. Per rilanciare l’economia del Molise abbiamo bisogno di indirizzi, regole, controlli e, soprattutto di una classe dirigente illuminata e non di una commistione continua tra economia e politica che tanto danno ha creato, anche in passato, in questa regione.

Quello che non riusciamo a comprendere fino in fondo e che non condividiamo è l’eccessiva partecipazione della Regione, talvolta in veste di socio di maggioranza, nelle più importanti attività industriali del territorio. Il Molise ha bisogno di guardare oltre. Ha bisogno di una classe regionale in grado di indicare la strada per superare l’empasse, anche insieme all’Università, attraverso azioni di ricerca, di innovazione e di formazione professionale che rivitalizzino il settore economico e industriale. Avere una Regione imprenditrice che – conclude Caterina – invece di mettere in atto defiscalizzazioni che favoriscano le imprese e mercato, privilegia accordi e meccanismi poco chiari, basando la sua azione sulle logiche clientelari, non può che bloccare la spinta verso l’innovazione del sistema industriale molisano e della competitività delle nostre aziende”.

IdV Molise

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