Istituto Tecnico Nautico
TERMOLI _ Il Sindacato Snals che raggruppa gli insegnanti autonomi della scuola, attraverso il segretario regionale Vittorio Maj, chiede alla Regione Molise lo “stop” degli accorpamenti scolastici polemizzano in maniera forte con le decisioni approvate il 15 ottobre scorso dalla Giunta regionale.

A scatenare l’ira del sindacato, l’accorpamento del Liceo Classico, Artistico e Scientifico di Termoli in un unico istituto e lo smembramento del Nautico e Geometra. “Abbiamo partecipato a tutte le riunioni del tavolo tecnico istituito dall’assessore regionale, siamo stati presenti all’assemblea provinciale, e dovunque si doveva decidere sul dimensionamento scolastico _ si legge in una lettera del segretario regionale dello Snals Vittorio Maj _. In nessuno di questi tavoli istituzionali si è mai convenuto e tanto meno condiviso la scelta di fondere i tre licei cittadini Artistico, Classico e Scientifico per creare un liceo mostro di oltre mille alunni che va oltretutto contro il dettame della legge.

E abbiamo oltremodo contrastato quello che è un vero e proprio scempio istituzionale: lo smembramento dell’Istituto Tecnico Nautico e per Geometri “Ugo Tiberio” con l’assegnazione dell’indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio al Commerciale e Trasporti e Logistica all’Itis Mjorana. Come non comprendiamo la soppressione dell’autonomia di Portocannone che sarebbe integrata ad Ururi, se dal punto di vista numerico, il Comprensivo di Portocannone è un istituto più consistente”. 

L’atto più inaccettabile per il sindacato è lo smembramento del Nautico “Tiberio”. “Sappiamo che l’Ufficio Scolastico Regionale, ha prospettato una soluzione alternativa, cioè quella di fondere il Tiberio con il Perrotta, per raggiungere la dimensione numerica, senza compromettere l’identità culturale delle due scuole. Ma soprattutto, sappiamo che il Consiglio d i Istituto del Tiberio ha lasciato aperte tutte le soluzioni fuorchè lo smembramento della scuola _ha proseguito il Sindacato _. Allora su quali basi la giunta esecutiva regionale nella delibera del 15 ottobre ha preso quelle decisioni non condivise assolutamente in nessun tavolo tecnico né istituzionale, né condivise dai consigli di istituto delle scuole coinvolte. Può il consiglio regionale proseguire con un provvedimento di legge che scontenta tutti? Un atto facilmente impugnabile in sede di tribunale amministrativo perché palesemente e ostentatamente contro l’art. 4 della legge 233/98 – noi come sindacato autonomo della scuola diciamo di no. Bisogna fermare i motori del dimensionamento – meglio nessuna scelta che una scelta sbagliata o contraria a migliaia di alunni e genitori.

Bisogna fermare la macchina e rinviare la decisione, nel Molise ci sono già otto istituti a reggenza, quindi il risparmio di personale, se questo si vuole realizzare, è già attuato con otto scuole senza il Dirigente Scolastico. Non c’è bisogno, per esigenze contabili, di fare scempio delle istituzioni Termolesi. In caso contrario, vogliamo leggere i nomi e i cognomi di coloro che sottocriveranno questo obbrobrio amminitrativo, subito dopo la firma dell’assessore Regionale Filoteo Di Sandro, il quale da un lato invita i sindacati a discutere su un tavolo, e poi le decisioni le prende su altri”.

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