SAN PAOLO _ Si è svolta in data 11 maggio 2012, presso il Mercato Municipale di San Paolo, la giornata dedicata all’ olio extravergine di oliva molisano. L’ evento è stato organizzato dall’ Associazione dei molisani in Brasile e dall’ Associazione dei pasticcieri e gelatai brasiliani, con il patrocinio della Prefettura della città di San Paolo. Il workshop dal titolo «L’olio extravergine di oliva e i suoi usi» è stato suddiviso in nove aree tematiche: Origine e storia dell’olio di oliva nella regione Molise; i nemici naturali dell’olio di oliva; classificazione e varietà delle olive; aspetti nutrizionali; analisi dell’ olio; consigli per i consumatori; degustazione olio di oliva extravergine; degustazione del gelato con olio di oliva extravergine; degustazione di antipasti. Vero ed unico protagonista, dunque, l’olio extravergine di oliva, che dalle lontane terre molisane giunge sino in Brasile, per farsi conoscere ed apprezzare.

Sinonimo di cucina mediterranea, semplice, salutare e piena di sapori genuini. Presenti all’evento il Presidente dell’ Associazione Molisani in Brasile, Angela Perrella Curiati, l’ esperta assaggiatrice molisana di olio, la Dott.ssa Maria Pia Perrella, il referente dello Sportello Sprint della Regione Molise, Dott. Luca Angelone. Tantissime le persone accorse, dagli addetti ai lavori, coloro i quali lavorano nell’ambito della gastronomia, ai semplici cittadini, interessati a capire meglio i suoi usi in ambito culinario e a scoprire le sue eccellenti qualità organolettiche. Uno dei momenti più apprezzati, e che ha scaturito maggiore interesse tra i partecipanti, è stato senza ombra di dubbio quello in cui si è spiegata la tecnica di assaggio dell’olio. Il primo passo è la cosiddetta percezione visiva. Questo primo sommario giudizio, tuttavia, non è un parametro fondamentale ma può già evidenziare pregi e difetti di un extra vergine.

Dalle parole si è passati ai fatti: si è proceduto a versare una piccola quantità di olio extravergine di oliva in un bicchiere di plastica, che è stato distribuito ai presenti. Si è fatto girare l’olio sulle pareti del bicchiere e si osservato bene il colore. Dopo la percezione visiva vi è quella olfattiva. «Semplicemente annusando l’olio possiamo capire se è di buona qualità oppure scadente», ha affermato la sommelier dell’olio. «Prima di questa delicata fase, però, bisogna portare il nostro olio alle giuste condizioni per esaltare al meglio le componenti aromatiche», ha continuato. Sulle sapienti indicazioni dell’esperta Maria Pia Perrella abbiamo così scaldato il contenuto del bicchiere con il palmo di una mano, sfregando leggermente il fondo, mentre con l’altro palmo della mano abbiamo tenuto coperto l’orlo, per poterne mantenere gli aromi all’interno. Dopo questa operazione abbiamo scoperto il bicchiere, portandolo al naso e inalando piano e profondamente per individuare i componenti olfattivi dell’olio. Questa fase è cruciale poiché molti difetti dell’olio si percepiscono proprio con l’odorato. Dopo questa azione siamo passati alla successiva: la prova del gusto. Attraverso di essa è possibile individuare alcuni sapori fondamentali, l’amaro, il dolce, l’aspro e il piccante. Alcune domande da parte del pubblico partecipante e, finalmente, si è potuti assaggiare il prelibato alimento.

Articolo precedenteA Mar del Plata i mafaldesi celebrano X atto culturale molisano
Articolo successivoIorio incontra studenti del collettivo 2Kappa8