Per il consigliere comunale Termoli è una città isolata politicamente, è sporca ed in balìa di un degrado ambientale poco rassicurante
TERMOLI _ In relazione agli ultimi accadimenti ed alle vicende che hanno caratterizzato ulteriormente la mia posizione all’interno dell’Amministrazione del Comune di Termoli ed in particolare a fronte del rifiuto da parte del Sindaco Vincenzo Greco di voler considerare ogni giudizio critico da me espresso, desidero comunicare la mia decisione di uscire dalla maggioranza.Allo stato attuale il merito riguarda la critica sul disservizio nella raccolta differenziata ma può essere riferito a tante altre tematiche quali ad esempio la questione dei box ittici, quella sui ritardi nella delocalizzazione del depuratore del centro cittadino, il cantiere perenne per l’area parcheggio del litorale nord, la mancanza di un Pec e di un regolamento per il suolo pubblico, la mancata applicazione del Piano di Zonizzazione acustica e del regolamento sulla Telefonia Mobile e la localizzazione-delocalizzazione delle antenne radiobasi licenziati dalla VI Commissione da me presieduta, la scarsa attenzione prestata per il recupero delle risorse storiche, architettoniche e culturali (vedi mozione sul Castello Svevo), la inesistente salvaguardia dei litorali e la insufficiente attenzione per le ricchezze naturali.
Non è altresì remoto lo scetticismo da me manifestato sulla questione del Nucleo industriale condotta con scarsa mediazione politica ed istituzionale. Il Sindaco Vincenzo Greco ha gestito tale questione in maniera isolata, escludendo da subito i consiglieri comunali eletti dalla parteicpazione al Cda del Cosib ed indicando a rappresentanza figure ad egli vicine ma estranee alla vita politica della città di Termoli.
Oggi Termoli è una città isolata politicamente ed istituzionalmente, è sporca ed in balìa di un degrado ambientale poco rassicurante. Altresì rimane invariato il bieco approccio alle tematiche dell’urbanistica, dei lavori pubblici e dell’ambiente. Si conclude il mio “viaggio” nel centrosinistra. La considero un’esperienza di vita assolutamente costruttiva che mi ha permesso di arricchire le mie conoscenze personali e di maturare l’approccio verso le cose delal vita pubblica.
Confermo l’appartenenza all’Udeur dando riscontro agli atti del Consiglio nazionale chiamandomi fuori dalla coalizione di centro sinistra di maggioranza e condividendo gli indirizzi politici e programmatici del coordinatore e commissario reigonale Vincenzo Niro.
Luigi Leone