CAMPOBASSO _ Nel pomeriggio di ieri, lunedì 11 maggio, si è riunita la IV Commissione regionale. All’ordine del giorno l’esame del Piano di indirizzo per il diritto allo studio universitario per il triennio 2009 – 2011 e la proposta di legge regionale n. 166 riguardante la “Disciplina della tassa regionale per il diritto allo studio universitario”. Relatore di entrambe le proposte è stato il Consigliere Riccardo Tamburro, che ha provveduto ad illustrare altresì i risultati raggiunti in sede di Conferenza Regione – Università. L’esame del Piano di indirizzo e della proposta di legge in merito alla disciplina della tassa regionale seguono gli incontri della Conferenza Regione – Università ed alla rilevazione che l’attuale Piano vigente è ancora quello riferito al triennio 1996 – 1999, che non tiene conto dei sopravvenuti mutamenti del quadro normativo.” – conferma il Presidente della IV Commissione regionale, Salvatore Muccilli – “L’elaborazione della proposta è scaturita da un’ampia attività di concertazione tra tutti gli attori istituzionali coinvolti, in particolare l’Ente per il diritto allo Studio universitario ed anche il Conservatorio Perosi di Campobasso, in quanto i benefici di questa legge, è stato ritenuto, debbano essere estesi anche agli iscritti alle Istituzioni per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (A.F.A.M.) e, quindi, anche agli studenti del Conservatorio.

Il Piano avrà, come finalità, quella di consentire una gestione più dinamica ed agevole per l’E.S.U. non soltanto delle ordinarie attività, ma anche altri interventi relativi a situazioni particolari di diritto allo studio, non sempre prevedibili.
In merito alla proposta di legge sulla Disciplina della tassa regionale per il diritto allo studio Universitario” – continua Salvatore Muccilli – “è stato stabilito che l’importo, per l’anno accademico 2009 – 2010, sia di € 70,00 rispetto ai 61,97 euro del precedente anno accademico. Questo incremento risponde a due esigenze: la prima di non far determinare l’importo della tassa all’indicatore I.S.E.E., in quanto, in sede d’iscrizione all’Università, si determinerebbero delle ulteriori lungaggini burocratiche, in secondo luogo l’incremento è contenuto, ma l’aumento sull’importo della tassa implicherà una maggiore e migliore erogazione dei servizi per gli studenti da parte dell’Ente stesso”.

                                                                                                       IV Commissione regionale Regione Molise

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