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Il professionista ricostruisce l’intera storia della strada che ha subìto negli ultimi anni profonde e radicali modifiche che non solo hanno peggiorato la sicurezza della viabilità ma reso ancora più pericoloso il tracciato.

Lungomare NordTERMOLI _ La storia della strada sul Lungomare Nord di Termoli è molto chiara e facilmente verificabile dai documenti esistenti, in quanto Opera Pubblica sottoposta a norme di Legge ben precise. L’Amministrazione Comunale di Termoli dopo aver deciso di “sistemare il Lungomare Nord”, all’indomani della acquisizione delle aree demaniali indebitamente occupate da privati cittadini, incaricò gli architetti Giuseppe TORTORA e Domenico D’ARIENZO di redigere la progettazione dell’intervento che prevedeva un INTERVENTO GENERALE diviso in n°2 Stralci (Lotti) nei quali comprendere una serie di opere necessarie a rendere compiuto il lavoro denominato “Sistemazione del Lungomare Nord”.
Nel Primo Lotto era prevista la realizzazione dello spostamento della Strada Statale di proprietà dell’ANAS su una bretella parallela alla ferrovia in maniera tale da avere un parcheggio ampio, vicino alla spiaggia e senza il pericoloso attraversamento della carreggiata per recarsi al mare. Nel Secondo Lotto, oltre a una serie di altre opere, era previsto l’allacciamento fognario della rete di smaltimento delle acque piovane realizzate nel Primo Lotto per consentire il deflusso delle acque e completare l’opera stradale.

La Delibera di giunta  del Comune di Termoli n.325 del 24 settembre 2009
LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che:
– con Deliberazione di Giunta Comunale n.210 deel 06.10.2000, veniva affidato, agli Architetti Domenico D’Arienzo e Giuseppe Tortora con studio tecnico a Termoli, l’incarico di progettazione delle opere di sistemazione Lungomare Nord per l’importo di L. 700.000.000 e veniva stabilito che alla elaborazione di massima e dei particolari costruttivi avrebbero partecipato i tecnici dell’ufficio LL.PP. dell’Ente con decurtazione della parcella professionale del 50% dell’importo relativo a tali voci;
– con Deliberazione di G.C. n. 262 del 18.10.2001, veniva approvato il progetto esecutivo redatto dai predetti Tecnici, relativo al primo stralcio dei lavori di sistemazione Lungomare Nord, per l’importo in vecchie lire pari a 700.000.000 (€ 361.519.83), di cui L.539.348.850 (€ 278.550,43) per lavori;

CONSIDERATO che:
– con Deliberazione di G.C. n.75 del 12.03.2002, è stato affidato all’Arch. Giuseppe Tortora l’incarico di Direzione Lavori ed all’Ing. Fulvio Pasqualino l’incarico di collaudatore in corso d’opera e statico;
– durante l’esecuzione dei lavori l’ing. Pasqualino Fulvio è deceduto, senza peraltro effettuare alcuna visita di collaudo in corso d’opera;
– con Delibera di Giunta C. n.89 del 06.05.2003, si stabiliva di modificare la Delibera di G.C. n.75/2002 affidando l’incarico di Direzione lavori, all’Arch. Domenico D’Arienzo, quale tecnico incaricato della progettazione, in luogo dell’Arch. Giuseppe Tortora;
– a seguito di gara di appalto, esperita con il sistema della licitazione privata, mediante offerta a prezzi unitari, fù dichiarata aggiudicataria la Ditta SICOP S.r.l. con sede a Vinchiaturo, per l’importo di contratto di € 205.363,49 compresi oneri della sicurezza di € 4.544,65 oltre IVA al 10%, avendo la ditta operato un ribasso 26,71%;
– in data 15.05.2003, Rep n. 1251, registrato a Termoli in data 26.05.2003 al n.543/1 serie I^, venne stipulato il contratto di appalto con la Ditta esecutrice dei lavori;
– i lavori di che trattasi vennero ultimati in data 05.07.2005;
– con nota Prot. n.695 del 07.01.2008, il Dirigente del Settore LL.PP. contestava alla Ditta esecutrice che la strada realizzata presentava in diversi punti segni di ammaloramento nonché cedimenti assai pregiudizievoli per la sicurezza stradale e con successiva nota del 21.01.2008, contestava, tra l’altro alla stessa Ditta, la presenza di gravissme insidie lungo la predetta strada, ribadendo la grave responsabilità della ditta sia per vizi di costruzione sia per il mancato intervento, nonostante gli evidenti e gravi pregiudizi per la sicurezza stradale;

CONSTATATO che:
– con Determinazione Dirigenziale n.77/2008, veniva affidato all’Ing. Vittorio Abiuso, con studio tecnico in Campobasso, l’incarico di collaudo tecnico amministrativo finale dei lavori in oggetto in sostituzione dell’ing. Pasqualino Fulvio;
– con nota Prot. n.28356 del 23.09.2008, l’Ing. Vittorio Abiuso rinunciava all’espletamento dell’incarico di collaudatore in corso d’opera;
– con Determinazione Dirigenziale n.239/2009 veniva affidato l’incarico di collaudo statico e tecnico-amministrativo all’Arch. Riccio Urbano con studio tecnico in Foggia;
– il predetto professionista ha provveduto ad effettuare, per il tramite di un laboratorio ufficiale, delle prove in situ, necessarie ad accertare qualità e spessori dei materiali impiegati;

VISTA la relazione del collaudatore acquisita al Prot.Gen. dell’Ente al n.19882/2009, che si allega al presente atto, dal quale si rileva che:
– le opere realizzate, allo stato attuale non possono essere considerate funzionali e correttamente eseguite ovvero tali da rendere le stesse non collaudabili per il tipo di destinazione cui sono destinate e che il certificato di collaudo dell’opera potrà essere rilasciato solo dopo aver eseguito i lavori necessari a rendere adeguate e funzionali le opere realizzate, ovvero:
1. sistemazione dell’impianto di raccolta delle acque piovane con la creazione di adeguato smaltimento;
2. sistemazione degli avvallamenti e sconnessioni della massicciata con adeguamento spessori;
3. sistemazione del manto stradale avvallato e sconnesso e realizzazione del pacchetto stradale dello spessore idoneo al tipo di traffico previsto.
– per quanto concerne il procedimento amministrativo e tecnico adottato nella realizzazione dei lavori, lo stesso presenta carattere di irregolarità, anche in relazione alla esecuzione di lavori inseriti in una perizia di variante e suppletiva in corso d’opera, fatta eseguire dal Direttore dei lavori e mai approvata dall’Amministrazione appaltante;

VISTA la relazione di cui al prot. n.28502 del 24.09.2009 del Responsabile del Procedimento, che si allega al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale, dalla quale si evince che le opere realizzate allo stato attuale presentano difetti inaccettabili e manchevolezze tali da ritenere le stesse non collaudabili; 

RAVVISATA la necessità di avviare, nei confronti della Ditta Appaltatrice, del Progettista e Direttore dei lavori dell’intervento di che trattasi, nonché di tutti i soggetti coinvolti anche se non specificatamente riportati nel presente atto, tutte le procedure di Legge per l’accertamento e la declaratoria delle rispettive responsabilità ascrivibili a cattiva esecuzione dei lavori e ad errata progettazione delle stesse;

VISTO il D.Lgs. n. 163 del 12/04/2006; VISTO il D.P.R.n.. 554/99; VISTI i pareri espressi dai responsabili dei servizi sulla regolarità tecnica della proposta ai sensi dell’art.49 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo n.267/2000; VISTO il Regolamento per la disciplina dei Contratti e di Contabilità dell’Ente; VISTO lo Statuto Comunale; CON VOTI unanimi e palesi;
                                                       D E L I B E R A
DI PRENDERE ATTO della relazione del Responsabile del Procedimento e del Collaudatore, dai quali si evince che l’intervento di “sistemazione Lungomare Nord I° stralcio”, realizzato dalla Ditta SICOP S.r.l. e curato dal Direttore dei Lavori Arch. Domenico D’Arienzo non è collaudabile.

DI DARE mandato al Dirigente del Settore Affari Generali -Ufficio Legale, di avviare nei confronti dei soggetti responsabili, tutte le procedure di Legge per l’accertamento e la declaratoria delle responsabilità per la realizzazione delle opere di che trattasi, ascrivibili a cattiva esecuzione dei lavori e ad errata progettazione delle stesse.

DI RENDERE la presente, con separata e successiva votazione unanime, immediatamente esecutiva ai sensi di legge. DI INVIARE  copia di questo atto, tempestivamente e nelle forme dovute, per il tramite del responsabile del servizio segreteria:
– al Dirigente del Settore Affari Generali –Ufficio Legale, per quanto di propria competenza;
– al Dirigente del sett.LL.PP.;
– al Dirigente del Settore Finanze.
DARE ATTO che avverso  il presente atto è possibile presentare ricorso giurisdizionale al TAR, ai sensi dell’art.21 della legge n.1034/1971, ovvero al Capo dello Stato, ai sensi dell’art.8 del d.p.r. n.1199/1971, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto.

Il Primo Lotto dei lavori fu affidato alla vincitrice della gara di appalto: la ditta molisana SICOP che prese in consegna i lavori il 23 maggio 2003. Purtroppo però l’Amministrazione Comunale non aveva ancora ricevuto la disponibilità dall’ANAS della strada, ancora di sua competenza, dove dovevano essere effettuati alcuni dei lavori previsti nel progetto e pertanto il Comune di Termoli fece una consegna provvisoria in attesa dell’autorizzazione dell’ANAS.

Dopo oltre due anni, il 5 luglio 2005 l’Amministrazione Comunale non aveva ancora avuto l’autorizzazione dell’ANAS e la Ditta SICOP aveva già terminato tutti i lavori previsti sull’area di proprietà del Comune di Termoli, così fu chiesto all’impresa di riconsegnare provvisoriamente l’area per poterla utilizzare a Parcheggio per autovetture in vista della imminente stagione estiva. Alla presenza del rappresentante dell’Amministrazione Comunale ingegner Nicola TUTOLO fu firmato il VERBALE DI CONSEGNA PROVVISORIA DELL’AREA DEI PARCHEGGI con l’elenco delle opere eseguite dalla Ditta SICOP (che si allega in fotocopia). Dall’elenco delle opere era ESCLUSO L’ALLACCIAMENTO FOGNARIO (come risultava anche dal progetto del Primo Lotto) perché doveva essere realizzato nel Secondo Lotto dei lavori, mentre risultavano regolarmente accettate e liquidate le opere in VARIANTE ORDINATE ED APPROVATE DAL DIRIGENTE, nell’ambito delle proprie competenze come per Legge.

Risulta chiaro anche ai semplici cittadini (a maggior ragione agli Amministratori Comunali) che l’opera era FINITA, ma NON COMPLETA. Tant’è che la Consegna Provvisoria prevedeva solo l’uso a PARCHEGGIO e non a transito veicolare. Non è difficile capire che, se una casa è completa di camere, porte, bagni e sanitari ed ha anche rubinetti e tubazioni di scarico, ma non è allacciata alla rete fognaria, NON PUO’ ESSERE UTILIZZATA poiché è completa, ma non finita. Quindi, anche la strada non poteva essere utilizzata, perché COMPLETA MA NON FINITA e, a causa del mancato allacciamento fognario, l’acqua piovana che raccolgono i tombini e le tubazioni di scarico rimaneva sotto il manto stradale inzuppando la massicciata e rendendola friabile e cedevole sotto il peso e le vibrazioni del transito veicolare indebitamente consentito.

Solo dopo aver eseguito l’allaccio fognario l’acqua piovana sarebbe defluita senza ristagnare sotto l’asfalto e solo dopo l’allacciamento fognario la strada avrebbe potuto essere aperta al TRAFFICO VEICOLARE. Senza essere tecnici specializzati si capisce chiaramente il motivo del DANNEGGIAMENTO DELLE OPERE ESEGUITE A REGOLA D’ARTE. La strada non poteva essere utilizzata poiché NON ERA FINITA e la consegna provvisoria prevedeva l’uso a parcheggio a rischio e pericolo dell’Amministrazione Comunale che ne aveva richiesto la consegna provvisoria PER NECESSITÀ DI SERVIZIO e per un breve periodo (ma si sa la prassi italiana del provvisorio che diventa definitivo con tutte le sue conseguenze).

CHI ABBIA ORDINATO L’USO DIVERSO DELL’OPERA per un periodo tanto lungo fino alla realizzazione dei lavori del Secondo Lotto (che risultano non ancora collaudati anche se terminati all’inizio del 2008) se ne è ASSUNTO LA RESPONSABILITÀ e ne avrà avuto I SUOI BUONI MOTIVI, ma non può pretendere di trascinare in giudizio, a spese dei cittadini, professionisti e imprese che hanno operato con onestà e diligenza confondendo documenti, fatti e circostanze per evitare di ammettere le proprie responsabilità (anche se avvertito in presenza di testimoni). Un’ultima considerazione è doverosa: il 5 maggio 2002 i due tecnici incaricati (in tempi non sospetti) hanno inviato una comunicazione sottoscritta e protocollata il 22 maggio 2002 al Comune di Termoli, dove chiedevano di suddividere la Direzione dei Lavori dei due Lotti progettati, rispettivamente a Domenico D’ARIENZO il Primo Lotto e a Giuseppe TORTORA il Secondo Lotto, così come è avvenuto regolarmente (E SENZA DEFENESTRAMENTI). (fotocopia del documento allegata).

La stessa circostanza che ha visto il COLLAUDATORE INCARICATO ingegnere Vittorio ABIUSO (valente professionista già amministratore delegato della TUA SpA) rinunciare all’incarico per essere sostituito dall’architetto di Foggia Urbano RICCIO. Per quale motivo il professionista pugliese non abbia voluto collaudare l’opera (allo stesso modo del collega del Secondo Lotto che non ha voluto collaudare le opere) non è dato sapere, anche perché non ha mai eseguito sopralluoghi in presenza del Direttore dei Lavori, il quale non è stato interpellato e non ha avuto il piacere di incontrarlo fino ad oggi, ma questa è materia di giudizio e di competenza di chi di dovere.

L’Amministrazione GRECO o le prossime Amministrazioni Comunali avranno il responso giuridico sperando che questa volta chi ha avuto responsabilità paghi con le proprie tasche, senza penalizzare i cittadini di Termoli che ne hanno solo subito le conseguenze e i danni.
 

Arch. Domenico D’Arienzo
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8 Commenti

  1. 1) al tempo l’arch d’arienzo era o non era consigliere o meglio assessore della giunta di destra?
    2) e’ vero che un consigliere o un assessore non possono procedere all’espletamento di incarichi pubblici?
    3) è vero che proprio in virtu’ della sua posizione politica alla fine l’arch d’arienzo riusci a farsi assegnare da SOLO l’incarico della direzione dei lavori?
    4) come si puo’ dire che una strada non e’ finita se sulla stessa si stende il manto d’usura( asfalto superficiale per intendersi)
    5) non solo ha ceduto lo strato di usura ma ha ceduto in piu’ punti l’intera strada
    6) abiuso non ha collaudato l’opera perche’???
    ma è vero o non è vero che lo stesso abiuso ha ricevuto l’incarico di tecnico della TUA proprio da d’arienzo??.
    7) è vero o non è vero che d’arienzo è stato .. alla corte dei conti
    8) è vero o non è vero che pur essendo stati pagati i vari stati di materiali all’atto del collaudo gli stessi non erano delle dimensioni progettuali ma di dimensioni inferiori??
    9) è vero o non è vero che quanto sopra e’ stato scritto corrisponde al vero??

  2. bravi tutti
    Questo è un bell’esempio di amministrazione pubblica,continuate così che la nostra città la distruggerete completamente, e mi rivolgo a tutta la classe politica degli ultimi 10 anni,tutti stimati professionisti, che si sono dimenticati le loro competenze professionali, e sono diventati politici di professione, a quelli che vanno in giro con i macchinoni, a quelli che si comprano appartamenti fuori città,…Questa non è politica, non è corretta amministrazione pubblica, e soltanto un’assalto alla diligenza.
    VERGOGNA

  3. Grazie per l’opportunità
    Caro amico “poveri noi!”
    non importa quale sia il tuo nome, la tua professione o l’appartenenza politica.
    Ti voglio ringraziare per l’opportunità che mi dai per risponderti pubblicamente alle 9 domande che hai posto (almeno sono una meno delle 10 famose … e senza risposta!).
    1) Sono stato Assessore da maggio 2003 fino alla revoca di Di Giandomenico del 9 dicembre 2005 e reintegrato dal TAR fino allo scioglimento della Giunta a febbraio 2006 (perchè ingiustamente “cacciato”).
    2) Non esiste una legge che vieta che un consigliere o un assessore non può assumere incarichi pubblici tant’è che anche nell’attuale Giunta e Consiglio alcuni hanno assunto incarichi (nella mia carriera di laureato dal 1983 questo è stato l’unico incarico pubblico assunto).
    3) L’incarico della Direzione Lavori è stato assunto per il Primo Lotto dal sottoscritto e per il Secondo Lotto dall’architetto TORTORA su richiesta scritta e protocollata dai due progetisti il 5 maggio 2002 (un anno prima della nomina ad assessore) e comunque, per legge la Direzione dei Lavori non può essere assunta da più di una persona.
    4) Come ho già scritto, anche una casa completa di sanitari e rubineterie non si può dire finita se non si allaccia la fognatura (e di conseguenza non si può utilizzare il WC… altrimenti torna tutto indietro, come è successo a chi ha deciso diversamente).
    5) Se sotto l’asfalto ristagna l’acqua e passano le automobili con il peso e le vibrazioni qualsiasi materiale, anche di spessore rilevante si assesta e cede.
    6) Bisogna chiederlo ad Abiuso: forse per non mettere in imbarazzo qualcuno con responsabilità nell’Amministrazione. Abiuso è stato nominato dal Sindaco Di Giandomenico e confermato dal Sindaco GRECO.
    7) Non sono mai stato alla Corte dei Conti, nè da privato cittadino, nè tantomeno da Amministratore pubblico.
    8) Non è vero e se così fosse stato ci sarebbe stata una denuncia, ma prima di tutto un sondaggio alla presenza del Direttore dei Lavori (altrimenti sono illazioni pretestuose).
    9) La risposta a questa domanda è pleonastica, ma comunque GRAZIE (sempre a disposizione dei cittadini)

  4. gentile architetto ringrazionado MYTermoli per aver preso pubblica la delibera che si riporta sopra, viene da chiedersi il come mai la stessa sia stata inoltrata anche al settore legale del comune di Termoli????? puo’ spiegare ai suoi elettori ed alla cittadinanza cosa vuol dire la frase:
    – per quanto concerne il procedimento amministrativo e tecnico adottato nella realizzazione dei lavori, lo stesso presenta carattere di irregolarità, anche in relazione alla esecuzione di lavori inseriti in una perizia di variante e suppletiva in corso d’opera, fatta eseguire dal Direttore dei lavori e mai approvata dall’Amministrazione appaltante;

    1)è vero o non è vero che è stata fatta una perizia di variante che non è MAI STATA approvata dall’ing VOLPE (e non poteva farlo visto che per importi era superiore ai limiti di legge per i quali lo stesso avrebbe potuto approvarla capisce chi vuol capire!!!! e chi se ne intende di contabilità ed approvazione di lavori pubblici)
    2) è vero o non è vero che la delibera che l’avrebbe “tutelata” (lavori fatti eseguire senza alcuna autorizzazione = è riportata sopra legga bene!), è in realtà stata portata in giunta ma che la stessa giunta costituita dai suoi colleghi camerati (mi consenta come dire la frase PLEONASTICA) non l’hanno neppure voluta prendere in considerazione??
    3) è vero o non è vero che MYTERMOLI ha censurato la frase “omississ” mai ….stato alla corte dei conti “omissis”, Le assicuro che qualcun altro vi si è recato per conto suo per espletare quanto in obbligo di legge
    4) è gradita una gentile risposta
    5) La stimo come persona, ma La prego di evitare di arrampicarsi sugli specchi, gli stessi sono scivolosi e corre pure il rischio di tagliarsi e manine

  5. Tutte aggressioni gratuite, ma il tempo è signore!
    Mi sarei aspettato una replica adeguata alla riposta che ho fornito all’anonimo “Poveri noi!” che tanto anonimo non è (visto l’approfondimento ed i dettagli tecnici menzionati con malcelata acredine e distorsione della verità), magari si tratta di “un collega” professionista o politico, non importa!
    Visto che mi stima Le rispondo, ma non potrà pretendere di tediare i lettori di MyTermoli all’infinito.
    Se non si riterrà soddisfatto non si aspetti ulteriori repliche telematiche, ma potrà riceverle direttamente dal sottoscritto agli indirizzi che Lei conosce bene.
    La rigrazio per l’informazione investigativa (se è vera) in riferimento alle visite ad Organi di Controllo dello Stato di persone (che certamente non ho delegato io). Non sono certamente rassicurato da una informazione di un anonimo, ma di tale informazione se ne è assunto le Sue responsabilità (l’IP del computer dal quale è partito il commento è noto alle forze di Polizia Postale).
    Concludo comunicando semplicemente che gli atti tecnici redatti dal sottoscritto sono tutti regolari, altrimenti il Dirigente dell’epoca (rimosso dall’Amministrazione in carica) non avrebbe liquidato con Determina Dirigenziale l’importo delle opere eseguite alla Ditta SICOP e la parcella professionale relativa al sottoscritto.
    Chi vuole intendere … (le affermazioni della Giunta che chiama in causa la progettazione, ma cita solo D’ARIENZO dimenticando TORTORA, la dice lunga sulla intenzione politica).
    Sperando di poter ricambiare la stima, magari personalmente saluto cordialmente.

  6. Demoliziones
    Ma eliminate quel distributore di benzina vero danno ambientale di quell’area e non il viadotto Foce dell’Angelo che è sempre un’opera d’arte che può essere condivisa o non ma sempre un opera dell’ingegno e dell’intelleto umano e che ha svolto per anni e anni degnamente un ruolo importante e pure con vista panoramica.
    Un’altra cosa visto che si stà eliminando il Viadotto, si stà cercando di togliere pure la Scala del Porto………. e il cimitero che facciamo lo lasciamo là??????
    Con API si vola……..senza ali basta allistizzarsi….

  7. Evviva l’Italia!
    Caro “PER MIMMO!” ahimè anche LEI anonimo, legga bene ciò che è scritto nell’articolo non è di difficile interpretazione, non è indifendibile perchè non ha bisogno di difese: è la realtà.
    Di fronte a chi è chiamato a giudicare devono rispondere per legge chi si assume la responsabilità professionale con la firma del progetto.
    Se poi chi cita in giudizio ha altri scopi, diversi da quelli di ricerca della verità, poco importa chi sono gli interessati: IMPORTANTE E’ ALZARE POLVERE (meglio se contro “il nemico” che disturba con il coraggio delle proprie idee).
    Allora svegliati perchè le spese legali le pagheremo tutti noi cittadini di Termoli e i veri responsabili che riscaldano le sedie a spese nostre continuano a succhiare il sangue e a togliere il lavoro a quelli onesti e meritevoli (magari anche come te; o no?).