“E’ ormai evidente a tutti che il tentativo portato avanti per via mediatica da settori politici ben individuati per vendicarsi dell’attività giudiziaria a suo tempo condotta da Antonio Di Pietro, che ha segnato profondamente la vicenda storico-politica di questo Paese, è ascrivibile ai progetti di finta riforma dell’ordine giudiziario, finalizzati unicamente a sottoporre la magistratura a uno stretto controllo politico.
Tengo a ribadire, inoltre, che, conoscendo l’integrità etica e politica di Cristiano Di Pietro, la sua iscrizione nel registro degli indagati porterà alla dimostrazione della sua completa estraneità dall’inchiesta in corso, mettendo a nudo le vere motivazioni che si nascondono dietro la richiesta delle sue dimissioni da consigliere provinciale, che nulla hanno a che vedere con le questioni venute fuori dall’inchiesta giudiziaria campana”.