CAMPOBASSO _ Premesso che la Regione Molise detiene partecipazioni dirette in diverse aziende e società che svolgono delicate funzioni nei rispettivi settori o che sono impegnate in complesse politiche di sviluppo estremamente dispendiose per le esauste casse pubbliche; Tenuto Presente che l’art. 6 lettera q) dello Statuto Regionale ( legge n. 347 del 22.05.1971 ) e le diverse leggi regionali istitutive di Enti o di definizione della partecipazione pubblica riservano al Consiglio Regionale la prerogativa formale di effettuare le nomine dei rappresentanti della Regione Molise con garanzie esplicite per le minoranze;
Considerato che con un grave strappo istituzionale compiuta dalla Maggioranza consiliare è stata derubricata dall’ordine dei lavori del Consiglio la nomina dei componenti FINMOLISE con l’ardua interpretazione che tale competenza improvvisamente dopo anni di prassi contraria fosse di pertinenza del Presidente della Giunta; Accertato che la Regione Molise ha l’obbligo di nominare ex-novo o per scadenza dei mandati i propri rappresentanti alla FINMOLISE Spa, MOLISE DATI, SVILUPPO ITALIA MOLISE, CAMPITELLO MATESE, FINMOLISE srl, Zuccherificio del Molise, Solagrital, Autostrade del Molise, Arena holding, ecc. solo per menzionarne alcune; Verificato da note stampa che recentemente si è dimesso un Assessore di Venafro per una paventata nomina del Presidente della Giunta presso la società Molise Dati Spa con annessi ringraziamenti del prescelto al Senatore Iorio per l’importante riconoscimento avuto; Acquisito che il dissesto dei conti pubblici regionali ha portato al collasso del sistema sanitario con aumenti delle imposte, dei tickets, tagli dei servizi e con l’aggravante di un’umiliante commissariamento della Regione in via di istruttoria presso i competenti Ministeri; Visto che la carenza di risorse vere nel Bilancio della Regione impedisce il pagamento alle imprese che vantano crediti per lavori pubblici effettuati, investimenti conclusi o progetti avviati con connessi ritardi di assegnazione dei fondi spettanti agli Enti Locali e in particolare alle Comunità Montane impossibilitate a redigere i propri bilanci di previsione 2009;

Tenuto Conto che gli impegni finanziari assunti dalla Regione in alcune realtà produttive quali Solagrital e Zuccherificio ammontano a importi elevatissimi per diverse decine di milioni di euro e un alto rischio di subire pesanti perdite gestionali;

chiedo
1) di conoscere con la massima urgenza la situazione di tutte le società e aziende partecipate dalla Regione con i relativi nominativi dei rappresentanti pubblici, periodo di vigenza, termine di scadenza, emolumenti percepiti e atti di nomina, di proroga o di rinnovo;
2) di sapere se risponde al vero che un ex-amministratore comunale di Venafro è stato o meno nominato presso la Molise Dati Spa e in caso affermativo di avere gli estremi dell’atto e le copie dei documenti connessi;
3) di essere informato sui fondamenti giuridici che inducono il Presidente della Giunta a andare in contrasto col disposto statutario e successive leggi regionali accentrando a sé una prerogativa non propria quale quella di effettuate le nomine. Si tratterebbe in tal caso di acquisire in che modo verrebbe garantito il diritto delle minoranze ad avere componenti con funzioni di vigilanza e di controllo nelle medesime società e aziende;
4) se non si condivide di restituire correttamente la funzione istituzionale al Consiglio Regionale con annesso esame della situazione complessiva delle partecipazioni e dei costi e benefici economici e sociali delle stesse;
5) se non si intende calendarizzare una seduta consiliare per verificare l’opportunità o meno che la Regione Molise assolva a compiti impropri di carattere immobiliare, produttivo e di altra natura con dispendiose spese, rarissimi ricavi e con un’oggettiva alterazione del principio della concorrenza e del libero mercato;
6) se non si ritiene di preservare le funzioni del Presidente della Giunta a compiti eminentemente politici e amministrativi senza oberarli di ruoli gestionali con nomine e revoche di amministratori di società per azioni in cui si detiene la maggioranza assoluta. Trasformare un organo di Governo in una Holding che si muove sul mercato e utilizzare i posti nei consigli di amministrazione in continuità con l’attività politica è oggettivamente stravagante oltre che dubbio.

                                                                                                                                               Michele Petraroia

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