Antonio Di Brino
TERMOLI _ Nuova ordinanza del Comune di Termoli sul commercio. L’ha firmata il Sindaco Antonio Di Brino ed è entrata in vigore oggi. Sarà valida fino a fine anno. Il provvedimento annulla e sostituisce quello di febbraio scorso. Nell’attuale ordinanza una serie di attività sono esonerate dalle aperture domenicali.

Questa l’ordinanza:

“Il Sindaco, sentite le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e le associazioni sindacali nella giornata del 29/12/2010 come da regolare convocazione del 21-12-2010 prot. n. 36227, determina l’orario giornaliero: Gli esercizi per la vendita al minuto con attività giornaliera garantiranno l’apertura dalle ore 7,00 alle ore 22,00 . Nel rispetto di tali limiti l’esercente può autonomamente determinare l’orario di apertura e di chiusura del proprio esercizio, non superando il limite delle tredici ore giornaliere con l’obbligo di comunicazione alla Polizia Municipale.

CHIUSURA INFRASETTIMANALE

Gli esercizi di vendita al dettaglio non hanno l’obbligo di osservare la chiusura infrasettimanale. Nel caso si opti per la chiusura della mezza giornata infrasettimanale , tale scelta è libera con l’obbligo di comunicazione alla Polizia Municipale.

ATTIVITA’ MISTE

Le attività miste, soggette ad autorizzazioni di tipo diverso, devono rispettare l’orario dell’attività prevalente.

ESPOSIZIONE DELL’ORARIO

L’esercente deve esporre al pubblico – in maniera visibile – l’orario di effettiva apertura e di chiusura ed eventualmente della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio, con l’indicazione della comunicazione al Comune.

CHIUSURA DOMENICALE E FESTIVA

Gli esercenti di vendita al dettaglio hanno la facoltà di derogare dall’obbligo di chiusura domenicale e festiva ai sensi della Legge Regionale N. 20/2010 art. 5 nelle seguenti domeniche e festività come da calendario sottoelencato:

CALENDARIO DEROGA ALLA CHIUSURA DOMENICALE E FESTIVA ANNO 2011

Gennaio 2 – 6 – 9 – 16 – 23 – 30 6
Febbraio 6 – 13 – 20 – 27 4
Marzo 6 – 13 2
Aprile 17 1
Maggio 22 – 29 2
Giugno 2 – 5 – 12 – 19 – 26 5
Luglio 3 – 10 – 17 – 24 – 31 5
Agosto 7 – 14 – 21 – 28 4
Settembre Nessuna 0
Ottobre Nessuna 0
Novembre 1 – 27 2
Dicembre 4 – 8 – 11 – 18 4
Totale Aperture 35

Gli esercenti ai sensi dell’ art. 6 della L.R. n. 20 / 2010 hanno l’obbligo di chiusura nelle seguenti giornate: 25 e 26 dicembre, 1° gennaio, Pasqua e 1° maggio.

Le disposizioni della presente ordinanza ai sensi dell’ art. 6 comma 2 della L.R. n. 20/2010 non si applicano alle seguenti tipologie di attività: le rivendite di generi di monopolio; gli esercizi di vendita interni ai campeggi, ai villaggi e ai complessi turistici, alle stazioni sciistiche, ai centri sportivi e agli alberghi; gli esercizi di vendita al dettaglio situati nelle aree di servizio lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, marittime ed aeroportuali; le rivendite di giornali, le gelaterie, gastronomie, rosticcerie e pasticcerie; gli esercizi specializzati nella vendita di bevande, fiori, piante e articoli da giardinaggio, mobili, libri, dischi, nastri magnetici, musicassette, videocassette, opere d’arte, oggetti d’antiquariato, stampe, cartoline, articoli da ricordo e artigianato locale, nonché le stazioni di servizio stradali e autostradali, sale cinematografiche, qualora le attività di vendita previste dal presente comma siano svolte in materia esclusiva e prevalente.

La presente ordinanza ha validità fino al 31 dicembre 2011 annulla e sostituisce integralmente l’ordinanza n° 65 del 24/02/2011.

Articolo precedenteCenò con Berlusconi ad Isernia, oggi milita nel Pdl e difende con le «unghie» il Premier: “E’ persona per bene”
Articolo successivoCollegamento Termoli – Sevel Val di Sangro: Petraroia propone intesa con Regione Abruzzo

7 Commenti

  1. Incentivi alla disoccupazione
    Considerando che alcuni esercizi commerciali fatturano maggiormente con le aperture domenicali, grazie a questa ordinanza ci sarà meno lavoro per i lavoratori, soprattutto quelli interinali assunti per i fine settimana e questo non farà altro che ridurre l’occupazione locale, aumentando sempre più la disoccupazione e magari portando alcune aziende a rischi di chiusura, poi i soldi che venivano dalla vicina Puglia dove andranno a finire? No resta che dire un grazie a tutti coloro che sono favorevoli a questa ordinanza.

  2. Ogni problematica va affrontata con buon senso e disponibilità massima nel cercare soluzioni. Le esigenze sono molteplici e riguardano soprattutto i tanti interessi dei supermercati (che nei giorni festivi si assicurano un guadagno extra molto utile in periodi di crisi) dei dipendenti dei supermercati (che devono scegliere fra le esigenze di famiglia ed il rischio di trovarsi con minor o addirittura senza lavoro) e della clientela (che non disdegna la possibilità di avere sempre a disposizione almeno un supermercato aperto).
    Non si potrebbe fare un turno fra i centri commerciali? Non si potrebbe valutare l’ipotesi di tenere aperto solo mezza giornata festiva, ad esempio ore 09.00 – 13.30 ?

  3. parlo a nome di ki come me lavora 358-360 gg l anno….x ki nn ha visto crescere i figli dato ke lavora dalla mattina alla sera,giorni rossi..tutti!…e nn va bene…si ok lavoriamo anche di domenica…allora togliamo tutte le festività dal calendario…e solo allora saremo tutti uguali…purtroppo questo decreto riguarda solo l anno 2011…purtroppo!!! Per quanto riguarda lo shopping o la spesa giornaliera…i negozi avranno a disposizione 13 ore…possibile ke nn vi bastano!!!??? bè a noi si. Quindi grazie!

  4. anch’io lavoro 365 giorni l’anno…ho una bimba e un marito che la domenica e le festività mi aspettano a casa,mia figlia cresce e mi vede 3 ore al giorno,le uniche volte che potrebbe stare con mamma e papà sono domeniche e festività ma io sono cosretta a lavorare.mio marito e a casa dal lavoro sabato e domenica e io sono a lavoro come mia figlia mi vede 3 ore al giorno,mi dispiace per quelle persone che sono assunte solo nel fine settimana ma,mi dispiace ancor di più perdere la mia famiglia,sarebbe bello poter stare una vigilia di natale a pranzo con loro ma purtroppo se continuiamo cosi finiremo a dover vivere per lavorare e non lavorare per vivere.