CAMPOBASSO _ L’Assessore ai Trasporti, Velardi, esprime grande soddisfazione per il nuovo collegamento statale Campobasso – Roma, che risolve in via definitiva anche il problema, sollevato a più riprese dalla Amministrazione comunale, dei servizi da Venafro a Cassino, soprattutto per una fascia cospicua di studenti e lavoratori. “Devo ringraziare – ha dichiarato Velardi – il Ministro per aver preso a cuore questa situazione e dato soddisfazione alle mie insistenti premure. La Sati da pochi giorni è stata autorizzata ad effettuare questo nuovo servizio, dopo che era stata costretta a recedere per effetto di alcune denunce al Ministero e alla Procura della Repubblica.
Come si ricorderà, dopo la soppressione di cinque corse da parte della Molise Trasporti, per una iniziativa del tutto autonoma , la Regione aveva chiesto alla Sati di assicurare il servizio verso Cassino e Roma degli studenti ed operai della provincia di Isernia. Questo è stato fatto, a titolo gratuito, perché le autolinee statali per legge non possono essere retribuite. In effetti i servizi sono stati assicurati per diversi mesi, fino a quando le competenti autorità, a seguito di interessate denunce, hanno imposto la soppressione di quella corsa, creando un danno enorme all’utenza.
Mi sono mosso – informa l’ Assessore Velardi – immediatamente nei confronti del Ministero, che ha rilasciato l’autorizzazione alla Sati, società che ringrazio vivamente per aver accolto, con grande spirito di collaborazione, la mia richiesta di istituire questa corsa, di enorme utilità per le popolazioni dell’area venafrana, ma che potenzia anche il collegamento da Campobasso per Roma. Abbiamo in tal modo superato una reiterata situazione di veti incrociati e di ricatti, portata avanti con scientifica predeterminazione, che da diversi mesi pesa sui trasporti nella nostra Regione. Più di qualche politico continua a strumentalizzare questo settore e a buttare benzina sul fuoco , creando problemi e disguidi solo all’utenza e alla fascia più debole, che è quella dei pendolari”.
