Oggi, alle ore 15,30,  è  convocata la Quarta Commissione per avviare il confronto col Presidente della Giunta, Assessore Pro-Tempore alla Sanità, sui 5 provvedimenti iscritti in Consiglio Regionale inerenti il settore ( Oggetto n. 585, n. 586, n. 587, n. 602 e n. 603 ) relativi agli Ospedali di Larino, di Venafro e di Campobasso, alla Facoltà di Medicina dell’Università del Molise, alla revoca della Delibera di Giunta n.1261 del 28.11.08, alle riduzioni dei costi e al rapporto con la sanità privata. Saranno  esaminate le Determine del Direttore Generale dell’ASREM n. 97 e n. 98 del 5.02.09 riferite al Vietri di Larino e al SS. Rosario di Venafro, e le Determine dello stesso Manager ASREM n. 85 e n. 86 istitutive del servizio di Stroke unit al Cardarelli di Campobasso e al Veneziale di Isernia.

Finalmente i temi della sanità, dopo le forti e giuste mobilitazioni popolari, tornano nelle preposte sedi istituzionali per essere oggetto di un confronto costruttivo che aiuti ad evitare il commissariamento del sistema regionale e permetta di capire le modalità per l’ulteriore contenimento dei costi stante il divario tra i 650 milioni di fabbisogno per il 2009 ed i 550 milioni di euro accreditati dal Governo. In Molise vanno eliminati i reparti doppioni ( vedi Chirurgia al Cardarelli ), le consulenze inefficaci ( si veda a Ginecologia del Cardarelli quella per la diminuzione dei parti cesarei ), gli sprechi amministrativi e vanno fatti i controlli con l’aiuto del sistema informatico di Molise Dati sui ricoveri inappropriati, le prescrizioni di analisi e farmaci dei medici di famiglia, le prestazioni effettuate nei laboratori  privati e va posta particolare attenzione ai costi / benefici della sanità privata.

Bisogna inviare i servizi ispettivi nelle strutture private per controllare il rispetto sia delle procedure d’accreditamento che delle intese raggiunte con la Regione per un’offerta sanitaria di elevata qualità aggiuntiva a quella del sistema pubblico e non sostitutiva. C’è da non riconoscere i pagamenti alle strutture private per funzioni non contemplate dalle convenzioni in essere. Se i privati  scelgono di rivolgersi al TAR per far valere le proprie ragioni cade il rapporto fiduciario con la Regione.

Come si fa a nominare il Primario di Ginecologia al Cardarelli un esponente della Cattolica, o affidare a Neuromed e Cattolica importanti coordinamenti dipartimentali su Neurologia, Oncologia, Cardiologia, ecc. se le stesse strutture denunciano la Regione al TAR ?  Ma anche nella sanità pubblica vanno evitate parentopoli, blak hole e nomine per 6 mesi del Direttore Generale ASREM. Se il Presidente-Assessore ha nelle mani le sorti del Manager  quale garanzia d’imparzialità è insita nelle scelte, nomine o provvedimenti in itinere nella sanità regionale ?    

                                                                                                                                                  Michele Petraroia

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