Parchi eolici ad Ururi: il Sindaco Cocco lancia la sfida: “Ripopolerò il paese”

URURI _ Con il parco eolico ad Ururi si ripopolerà il paese che oggi conta 3.580 abitanti. Lo ha dichiarato il Sindaco Antonio Cocco, intenzionato ad utilizzare i fondi spettanti all’Amministrazione comunale dall’installazione di 13 torri in programma il prossimo anno nella periferia del paese, situato nell’hinterland della costa molisana, per incentivi negli affitto di appartamenti del paese a famiglie ed a tutti coloro decideranno di trasferirsi a vivere ad Ururi. “Il paese si è spopolato _ ha dichiarato Cocco _ ma con la possibilità di integrare con quote date dall’Amministrazione il pagamento delle locazioni di appartamenti in questo paese, ci auguriamo di raggiungere l’obiettivo.
Il parco eolico che noi abbiamo approvato e sarà realizzato alla società Andromeda, siamo intenzionati a rilanciare l’economia di questa zona”. Gli affitti ad Ururi sono nettamente inferiori a Termoli, la città più popolosa del litorale molisano da cui dista 30 chilometri per cui il primo cittadino spera in tale modo di convincere numerose famiglie a trasferirsi ad Ururi dove riceveranno una integrazione dal Comune. Intanto in questi giorni è iniziata la realizzazione in agro di Ururi e San Martino in Pensilis (Campobasso) del parco eolico della società “Sorgenia” che prevede 4 torri nel centro amministrato da Cocco e 2 pali a San Martino in Pensilis.

“Noi non siamo contrari all’eolico _ha proseguito Cocco _ ma la zona scelta per questo impianto è molto impattante, avremmo preferito un altro luogo. Tra l’altro siamo già circondato da altri impianti eolici di altri paesi come Rotello, Montorio e Montelongo. Devo anche dire, però, che dal parco di Sorgenia avremo degli indubbi vantaggi.

Il Comune avrà un ristoro economico pari a 80 mila euro l’anno mentre San Martino 40 mila euro l’anno. Con questi fondi abbiamo intenzione di realizzare impianti sportivi per i giovani, piste ciclabili ed una serie di servizi per gli anziani. I soldi saranno utilizzati prevalentemente per il sociale”.