Denunciati ritardi nella pubblicazione dei bandi per la mensa scolastica e gli asili nido, due dei quali saranno privatizzati. Russo: “La retta della mensa aumenterà del 20%”

La Conferenza stampa
La Conferenza stampa
TERMOLI _ “In Comune a Termoli c’è una vera e propria Parentopoli”. Lo ha denunciato oggi in conferenza stampa il Centro sinistra di Termoli che non ha lesinato accuse all’indirizzo del Sindaco di Termoli Antonio Di Brino, del dirigente all’Urbanistica Daniele Di Vito e dell’Assessore comunale alle Politiche Sociali Michele Cocomazzi, quest’ultimo tacciato di superficialità nella gestione delle problematiche sociali della città.

Un lungo affondo quello messo a segno dai consiglieri comunali di minoranza Filippo Monaco ed Antonio Russo che hanno “affilato i coltelli” ed alzato il tono della polemiche su più questioni a partire dalla “vacatio” nella dirigenza dei Vigili urbani fino ai due nuovi bandi pubblicati dall’Amministrazione inerenti gli asili comunali e la mensa pubblica.

Ma il primo argomento tirato in ballo riguarda proprio le parentele nel Palazzo di via Sannitica a partire proprio dal neo genero del primo cittadino Daniele Di Vito, dirigente all’Urbanistica, da poco convolato a nozze con la figlia del primo cittadino. Secondo i due esponenti non è opportuna per non dire incompatibile il suo ruolo in Comune. “Se Greco avesse messo qualche compagna dei figli in Municipio _ hanno detto i due esponenti del Centro sinistra _ ci sarebbe stata la rivolta cittadina“.

Altra parentela riguarda il progettista dell’operazione urbanistica in corso sull’Hotel Rosary da trasformare in appartamenti. L’ingegnere in questione è Fabio Ciarrocchi che sarebbe imparentato con l’Assessore Michele Cocomazzi. “Poi c’è una terza persona nella segreteria del sindaco _ ha proseguito Filippo Monaco _. Insomma si sta giocando una partita tutta in famiglia”.

Ma le denunce della minoranza non si fermano qui. ”Sono stati cancellati gli info-point turistici _ ha proseguito Monaco _ ed i Vigili urbani, attualmente, sono senza un coordinatore vista la scadenza il 31 luglio scorso dell’incarico assegnato a Pietro Cappella che ha già ottenuto due proroghe e per legge non può proseguire nell’incarico. In ogni caso con l’espletamento di un concorso che e’ stato portato a termine regolarmente, ci si trova in questa situazione. Chiediamo alle autorità competenti di fare chiarezza su questa vicenda”.

Altre accuse ben precise sono state indirizzate all’Assessore comunale alle Politiche sociali Michele Cocomazzi tacciato di superficialità nella gestione del sociale e nella soluzione di problemi. Per Antonio Russo dell’Idv, ex assessore alle Politiche sociali, il bando di appalto per la mensa delle scuole comunali è stato fatto in ritardo, solo pochi giorni addietro a fronte dell’avvio del servizio i primi di settembre. Ma non solo. E’ previsto un aumento della retta del 20 per cento e gli utenti di questo servizio, le famiglie della città non sanno nulla. “E’ vero che quando c’ero io come assessore ho aumentato la retta di 1 euro ma a fronte di investimenti e migliorie non da poco apportate alla mensa invece ora si è tornati ai piatti di plastica e si incrementa lo stesso il costo” ha detto senza mezzi termini Russo.

Altro problema riguarda la privatizzazione di due asili nido della città su tre. Si tratta delle strutture di via dei Campioni e di Difesa Grande mentre l’unico che resterà a gestione pubblica sarà via Montecarlo. Per l’opposizione nel bando pubblicato dal Comune termolese non ci sono indicazioni per le 40 maestre precarie che a questo punto, non si sa che fine faranno.

Noi controlleremo attentamente la fase delle assunzioni e selezione di personale da parte delle ditte private che gestiranno i due asili nido _ ha proseguito Antonio Russo _. Questa, in ogni caso, non era la soluzione migliore. A nostro avviso andava costituita una fondazione comunale affinchè tutti e tre gli asili restassero a gestione pubblica. Le famiglie quando hanno iscritto i loro figli non erano nemmeno a conoscenza della situazione e del possibile cambio di gestione. In questa situazione ci voleva un minimo di regolamento visto che attualmente è in vigore la normativa secondo cui devono essere pubblici. Domani sull’argomento c’è la riunione della V Commissione comunale ed in quella sede ci faremo sentire”.

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6 Commenti

  1. meriti
    si possono conoscere i meriti o il curriculum o con quale concorso pubblico è stato assunto il dr. Di Vito?
    Mi sembra che il requisito di essere il genero di Di Brino sia un po’ poco, almeno secondo quanto chiede l’art. 97 della Costituzione: ” Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.
    La verità è che siamo stanchi di avere a che fare con gente che vede nella pubblica amministrazione una facile occasione di arricchimento personale e familiare. Credo che i magistrati debbano intervenire e punire.

  2. La famiglia si allarga
    ….e pensare che Di Bino quando si è candidato alle regionali diceva che di Lui ci potevamo fidare perchè ormai i parenti li aveva sistemati tutti. Be la famiglia si è allargata e Lui giustamante deve sistemarli. Alla faccia della coerenza in barba ai meriti e in quel posto all’onestà

  3. una porcata è sempre una porcata
    ammesso e non concesso che la parentopoli di destra o di sinistra è sempre una porcata, uno dei tre simpatici moschettieri nella foto dovrebbe farsi il mea culpa di quali e quanti amici ha sistemato nei diversi assessorati nel periodo Greco e che oggi sono a tutti gli effetti di ruolo senza uno sputo di concorso e di preparazione!!!!! di cosa si lamenta che i parenti degli altri rubano i posti ai loro??

  4. è la famiglia il motore della crescita
    la parentopoli è il motore dell’innovazione …forse …però ma bisogna spezzare una lancia a favore del progettista in quanto non è incaricato dall’ente ma semplice professionista messo a disposizione dell’impresa autorizza dall’ente (COMUNE) che forse….non per caso a rapporti di parentela con l’impresa

  5. nomi e cognomi
    caro amico, qui si fanno nomi e cognomi, probabilmente seguirà un’indagine della magistratura e vedremo come andrà a finire; se nel periodo Greco è stato fatto altrettanto, bisogna tirar fuori i nomi e i cognomi. Poi l’opposizione di quel tempo avrebbe dovuto denunciare i fatti, come sta facendo l’attuale opposizione. Perché non lo ha fatto?
    Sollevare accuse generiche e non circostanziate non serve a niente, solo a creare un polverone, per lasciare le cose come stanno. Anche a me non piaceva la giunta Greco, tant’è che ho votato di Brino ma questo non vuol dire che se sbaglia, sbaglia.