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Il Decreto, firmato dai ministri Prestigiacomo e Bondi in data 14 ottobre 2009, con una motivazione corredata da una pletora di prescrizioni e raccomandazioni che appaiono sostanzialmente inutili rispetto alle questioni sollevate in precedenza da tutte le Amministrazioni comunali e dalla Provincia di Campobasso, ribalta con un colpo di teatro anche l’iniziale pronunciamento negativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della stessa Soprintendenza del Molise..
Secondo gli ultimi documenti ministeriali, infatti, per salvare capra e cavoli basterebbe che: “L’attuale prima fila dei sostegni degli aerogeneratori potrà essere traslata nello specchio d’acqua retrostante l’attuale ultima fila del progetto proposto…”.
Con questa “brillante” soluzione si risolverebbero tutti i problemi che preoccupano fortemente le popolazioni locali circa il futuro di un’area territoriale strategica per l’intera regione. Un atto grave con il quale si sottoscrive l’ennesima pagina buia ai danni del Molise e dei molisani.
Ad ogni buon conto la Provincia di Campobasso preannuncia la propria costituzione in giudizio dinanzi al TAR avverso tale decreto, sicura di interpretare la volontà popolare e di trovare risposta ai rilievi di ordine tecnico più volte formulati nei confronti del progetto della centrale e puntualmente disattesi. Nel contempo la Provincia offre la propria assistenza tecnico – giuridica ai Comuni che intendono procedere in sede giurisdizionale avverso tale decisione.
Ufficio Stampa
Provincia di Campobasso
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