Il paese ha una fottuta paura di crescere.
MeterePeterTERMOLI – “Ciuuuurma, Venite tutti da me! Vi pooorto tutti-tutti con me! Visitereeemo un paese che non c’è!”.
“E dove si trova questo paese…se non c’è, SIGNOR Capitano Uncino?”.
“In una Regione dell’Italia Centro…quasi meridionale, l’antica BUCA dove vogliono fare un…BUCO sotto la città. E’ stretta tra l’Abruzzo, la Campania, il Lazio e la Puglia. Ha la forma di una farfalla con un’ala sulla riva del mare Adriatico. E’ qui che è nato il nostro peggiore nemico: PETER PAN!
“Peeeter Paaan, il re di termolinia!”.
“Si proprio lui, l’ingenuo fanciullo che non vuol crescere e vuole rimanere sempre bambino perché ha pauuura del futuuuro!”.
“Ma perché non vuol crescere?”.
“Rifiuta le “cose” nuove. Insieme ai Campanellini di termolinia, non vogliono che il loro paese possa dotarsi di un passaggio sotterraneo per il quale sono stati stanziati ben 5 milioni di euro più un’ altra quindicina dati da privati”.

 
“Ma è un opera indispensabile questa?”.
“Risolverebbe una volta per tutte il problema dei parcheggi delle auto perché si farebbe un grande intervento sotto piazza S. Antonio e il Pozzo Dolce”.

MeterePeterPanE perché Peter Pan non vuole? Ci sono i soldi, c’è la volontà di farlo da parte VOSTRA! Forse che i soldi possono servire per risanare tante altre cose, come le strade, i rifiuti, le tasse? E non si sa quanto altro ancora?”.
“Questo non è vero perché il consigliere per il Molise, Presidente della IV Commissione dei Lavori Pubblici, ha detto che se il tunnel non si farà Termolinia perderebbe i 5 milioni concessi dalla Regione Molise”.

“Ma l’assessore ai trasporti, viceversa, dice che sarebbe possibile e ipotizzabile un recupero del finanziamento e l’utilizzo dei fondi, per altri interventi sulla viabilità del Comune. A chi credere?”.
“A me! Per il corpo di mille balene: a CAPITANO UNCINO! Il Tunnel è un reinvestimento di una parte dei soldi destinati alle autostrade, che la Regione e il Ministero hanno dato alla regione Molise per poter reimpiegare in opere di nuova viabilità. Pero’ NON SI POSSONO FARE, CON QUESTI FONDI, ASFALTI O ALTRO! Sia ben chiaro, queeesto!”.

“E tutto il casino che stanno facendo i sudditi di Peter Pan, le Associazioni, le assemblee, i Movimenti Pentastellari, il referendum, le manifestazioni, non serve a niente?”.
“Proprio a niente! E’ già tutto deciso! E’ ora che Termolinia esca dal torpore in cui è caduta durante tutte le precedenti Amministrazioni. E’ ora di svegliarsi! Il paese sembra incartapecorito come una mummia egiziana, una vecchia balena… bianca! Eppure gli adepti di Peter Pan sono tutti giovani…”.

“Sono proprio questi che non lo vogliono! Dicono che il Tunnel deturpa il paesaggio tanto caro ai termolesi?”.
“Esso si sviluppa sotto terra. Quindi non si vedrà e il suo “impatto” col tessuto urbano non esiste proprio!”.

“E allora qual è il problema?”.
Ora te lo dico io qual è il problema. Reduci dai recenti lavori eseguiti per il corso nazionale, i cittadini pensano che l’intervento, oltre che arrecare danno e, per almeno tre anni, fastidio alla città, costerà, anche dopo, un sacco di soldi per la manutenzione. Ma a Termoli c’è un proverbio che dice: “ ‘A fémmene pe’ parè bbèlle s’è fatte scurciâ!”.

“E che vuol dire?”.
“Che il Paese per essere migliore si deve modificare, cambiare, diventare più funzionale. Altrimenti faremo la fine della Sicilia, come diceva il buon Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne IL GATTOPARDO: “…TUTTO DEVE CAMBIARE AFFINCHE’ TUTTO RESTI TALE E QUALE”.

“Ma l’intervento lo farebbe diventare più moderno, come dici tu, Capitano Uncino?”.
“IO NE SONO SICURO…per il corpo di 5 milioni di lecétte spejáte!
SONO O NON SONO CAPITANO-UNCINO!”.
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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.

1 commento

  1. Benvenuti sull’isola che non c’è
    Se Capitan Uncino e i suoi pirati credono che l’unico volano per il futuro sviluppo turistico e urbanistico della città sia rappresentato da buchi sotterranei e colate di calcestruzzo ad una distanza di 100 mt dal mare…….così come nella storia fantastica che ben vengano anche nella realtà quanti più Peter Pan possibili!