myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
NoPetrolTermoli10TERMOLI – Trivelle Zero Molise e I Discoli del Sinarca, da tempo impegnati a contrastare la deriva petrolifera in terra e in mare, e da quest’anno anche parte integrante del Coordinamento Nazionale No Hub del Gas, salutano con gioia la clamorosa rinuncia della Petroceltic, grande compagnia irlandese, ai tre permessi di ricerca che da soli occupavano buona parte del Mare Adriatico, ed in particolare una grande area tra Abruzzo e Molise.

Al di là dei motivi economici della rinuncia (difficoltà monetarie e scarsa competitività dei prezzi del greggio), è innegabile che la continua azione di informazione e sensibilizzazione dei comitati locali ha contribuito a creare coscienza ed opposizione tra i cittadini, rallentando l’iter di concessione dei permessi e consentendo la crescita di quella coscienza sociale ambientale, ormai globale, che il movimento Fridays For Future sta facendo esplodere tra le giovani generazioni.

Non cantiamo vittoria, siamo consapevoli di avere davanti un nemico potentissimo, quel potere economico e finanziario che non lascerà facilmente la presa sui beni comuni, unico strumento di profitto rimasto sul loro mercato; ma possiamo dire con orgoglio che il lavoro paziente e continuo sui territori sta dando i suoi frutti: stiamo dimostrando che lavorando insieme, dal basso, a contatto con i cittadini e con le realtà locali, si può davvero costruire la consapevolezza della terribile emergenza climatica della quale i governi nazionali e locali devono farsi carico, invertendo immediatamente la rotta delle loro politiche energetiche, e si può scegliere un altro modo di vivere e di produrre.

Continueremo a lavorare per questo senza stancarci: abbiamo poco tempo, è vero, ma abbiamo anche tanta volontà e passione per andare avanti.

Trivelle Zero Molise
I Discoli del Sinarca
Articolo precedenteQuando su un muro c’è una crepa, è meglio abbatterlo il più presto possibile
Articolo successivoImportazione di auto usate, Procura chiude indagini. Indagate 12 persone