TERMOLI – Porto di Termoli: 4 milioni di euro rischiano di scadere se non spesi subito con il dragaggio. L’allarme è dello stesso assessore regionale ai lavori pubblici Pierpaolo Nagni che ha convocato per fine mese, ai primi di maggio al più tardi, una conferenza di servizi con tutti gli enti competenti, Arpa compresa, per risolvere il problema dei fondali dello scalo ridotti al lumicino. “L’ingresso del porto è ormai un pericolo ed i pescatori rischiano tanto con manovre azzardate soprattutto nei giorni di mare grosso. Il dragaggio non è più rinviabile”.

Lo dichiara convinto Nagni che, ieri mattina, è arrivato a Termoli per partecipare ad una riunione indetta dal Comandante del Porto Antonio Nasti per definire il percorso da intraprendere per eliminare l’insabbiamento della struttura a 15 anni dall’ultimo intervento. Al tavolo tecnico hanno partecipato anche rappresentati del Comune di Termoli e della Provincia di Campobasso. “Abbiamo destinato per tale operazione i fondi Fsc, fondi strutturali di coesione, circa 4 milioni di euro e dobbiamo assolutamente portare a termine l’obiettivo in tempi brevi” ha proseguito Nagni che non vuole rischiare di perdere i finanziamenti la cui scadenza è ormai alle porte.

Sul dragaggio si terrà una conferenza di servizio con pescatori, associazioni, enti locali e l’Arpa non più tardi della fine di aprile – ha proseguito -. I fondi devono essere utilizzati altrimenti potrebbero tornare indietro e non è nostra intenzione correre simili pericoli”. Non mancano le novità nemmeno sulla banchina. Stanziati, infatti, altri 150 mila euro per l’abbattimento del deposito di barche di Ciarabellini, adiacente la sede della Capitaneria, che sarà ricostruito in un’area vicina, in vista del completo rifacimento della viabilità in area portuale. E’ prevista entro qualche mese la gara di appalto. “Riteniamo che l’attenzione sull’area del Basso Molise sia dovuta visto che buona parte dell’economia parte proprio da lì.

Il porto poi rappresenta uno dei cardini dell’economia per cui va sostenuto” ha concluso Nagni che, nel pomeriggio di ieri, si è recato a Campomarino per partecipare all’assemblea pubblica sul raddoppio Termoli-Lesina. Con l’amministrazione comunale e la partecipazione di associazioni e cittadini, si è affrontato il problema della realizzazione del doppio binario secondo il progetto di Rfi che non piace agli amministratori locali. Il “diktat” del Ministro Lupi con l’appoggio di Vendola di procedere comunque con l’alta velocità ha convinto l’amministratore regionale a convocare un incontro pubblico per sondare le opinioni.

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