TERMOLI – Nel Molise ci sono infrastrutture da realizzare che fanno parte di quelle opere così dette “strategiche nazionali” – progettate da decenni ma mai neppure incominciate.
Una di queste è il raddoppio della linee ferroviaria Adriatica, nel tratto che dalla Stazione di Termoli porta a quella di Ripalta, piccola stazione situata prima di San Severo; il tratto interessa buona parte la nostra Regione. La direttrice Adriatica è una importantissima linea ferroviaria di comunicazione tra nord e sud d’Italia, che permette di raggiungere da Termoli, in tempi brevi, Bologna/Milano/Venezia/Torino e i paesi d’oltralpe dalla parte Sud/orientale d’ Italia.
Le Frecce delle Ferrovie dello Stato arrivano a Termoli abbastanza velocemente, stazione dove termina il doppio binario. Molte volte questi treni veloci sostano nella nostra stazione più del previsto per permettere di effettuare le precedenze, per cui se la tratta Termoli- Bologna è ben collegata, il sud resta indietro, si torna agli anni Cinquanta, quando i treni per percorrere circa 80 Km. impiegavano molto più tempo del necessario.
Ancora oggi i treni spesso si devono fermare in stazioni non previste come quella di Campomarino, a causa del mancato raddoppio dei binari, con tutte le conseguenze e i disagi immaginabili per che subiscono i passeggeri che devono raggiungere Bari, Brindisi, Lecce la Calabria (e viceversa).Riteniamo che questi lavori infrastrutturali siano non più rinviabili, poiché il potenziamento dei trasporti su rotaie è un vantaggio per ambiente e cittadini, può far crescere economicamente la nostra Regione e il sud Italia.
In questi giorni si sta tornando a parlare del raddoppio ferroviario e pare che ci sia un accordo preliminare tra il Gestore Nazionale delle Ferrovie dello Stato, la Regione Molise, la Regione Puglia e gli altri Enti locali interessati. Allo stesso tempo, in modo assurdo, gli amministratori locali propongono di spostare la Stazione Centrale di Termoli dal sito attuale a Pantano Basso.
Noi crediamo che sia un “progetto suicida” per la città che ne sarebbe penalizzata e depotenziata sia in termini di turismo, come quello verso le Isole Tremiti, ma anche rispetto alle attività commerciali (bar, negozi e servizi del centro). La stazione è un bene comune prezioso anche perché ben collegata con il terminal degli autobus. Tutte le Stazioni Centrali Ferroviarie sono situate nel cuore delle città, ma solo nel nostro territorio si pensa a progetti folli che non servono allo sviluppo ma servono solo per altri scopi. L’errore fatto con la stazione di Vasto non deve essere ripetuto.
La vera opera necessaria è il raddoppio ferroviario non la speculazione legata allo spostamento della Stazione Centrale di Termoli.
Per il PRC-SE
Il Segretario Regionale
Pasquale Sisto