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TERMOLI _ Un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale a Termoli contro la privatizzazione dell’acqua è stato presentato dal Capogruppo di Rifondazione comunista Marco Cataldo e Capogruppo dei Ds Pasquale Piccoli. Il documento è stato illustrato oggi in Comune nel corso di una conferenza stampa durante la quale i due consiglieri comunali hanno lanciato un appello alla Giunta regionale di predisporre ricorso alla Corte Costituzionale per la tutela dell’autonomia regionale. In tal senso si stanno adoperando altre regioni d’Italia. E’ un ordine del giorno quello presentato che mostra la nostra preoccupazione per quest’ultimo provvedimento del Governo _ ha dichiarato Cataldo _. Privatizzazione forzata da parte del Governo visto che ha posto la fiducia ed avrà forte ripercussioni sugli enti locali in particolare. Questi si vedranno obbligati ad attivare procedure di privatizzazione. Nella gestione delle acque ci sono due scadenze: una nel 2010 ed una nel 2011 entro le quali gli enti locali saranno obbligati a mettere a bando il servizio ed a costituire società miste con il 40 per cento a capitale privato o addirittura privatizzazioni pure”.

Secondo Cataldo e Piccoli: “Fino ad oggi la Regione aveva la possibilità di scegliersi il metodo di getione delle acque mentre con l’attuale normativa le regioni perdono questa possibilità. Inoltre si parla di bandi internazionali per cui potranno partecipare anche delle multinazionali e gestire l’acqua in questa zona”. I due consiglieri sottolineano l’avvio con tale provvedimento di una sorta di guerra sull'”oro blu” da parte di società italiane e straniere per accaparrarsi la gestione della preziosa risorsa. “Vedremo di attivare tutte le iniziative per scongiurare questa sciagurata ipotesi”.

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