CAMPOBASSO _ Da diverse settimane la ditta Molise Trasporti ha avviato la procedura di messa in mobilità di dieci autisti che lavorano sulla linea statale Termoli – Roma. Questo provvedimento deriverebbe dal rifiuto della Regione di corrispondere alla ditta la somma di un milione e centomila euro all’anno. Inoltre, in maniera del tutto strumentale, ha inserito questa sua vicenda nell’ambito dei c.d. tagli ai trasporti, ingenerando dunque nella pubblica opinione la convinzione che i tagli delle cinque corse sulla linea statale siano stati voluti dalla Regione, mentre si tratta di una decisione del tutto autonoma della ditta Molise Trasporti.

Niente di più falso, come sanno bene i dieci lavoratori interessati dal provvedimento e tutte le sigle sindacali, che più volte si sono incontrate per discutere del problema con l’Assessore ai Trasporti e in Prefettura. La Molise Trasporti svolge questa linea statale Termoli – Roma sulla base di una concessione rilasciata dalla Divisione 32 del Ministero dei Trasporti e non dalla Regione, che, peraltro, non ha mai chiesto nulla a questa ditta, né ha mai imposto oneri di servizio pubblico sulle predette corse. Inoltre, la Regione ha in corso un contenzioso amministrativo con la Molise Trasporti di diversi milioni di euro e si è sempre difesa, nelle aule giudiziarie, sostenendo che nulla è dovuto su corse la cui concessione non è rilasciata dalla Regione, ma dallo Stato.

La c.d. manovra d’estate di Tremonti ha risolto, alla base, questo nodo, perché ha sancito in maniera chiara ed inequivocabile (art. 54 ter ) che nulla è dovuto alle ditte che fanno trasporto statale e ciò in ossequio della normativa della Comunità europea in materia. Consapevole che questa norma risolve in radice il contenzioso, la Molise Trasporti ha spostato il tiro ed ha chiesto alla Regione, comunque, di aggirare la norma con una convenzione, altrimenti taglierà cinque corse e licenzierà dieci autisti. Bel modo di fare impresa!

La Regione non si presta a questi giochetti che sanno tanto di ricatto e che viene perpetrato sulla pelle dei lavoratori , né può correre il rischio che altre ditte (almeno cinque) che fanno lo stesso tipo di servizio chiedano analoga convenzione, mentre fino ad oggi in maniera molto corretta non hanno chiesto nulla, consapevoli del fatto che questa tipologia di corse viene fatta a rischio di impresa. Per i dipendenti che si trovano in questa difficile situazione la Regione ha già messo in campo gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione in deroga.

Ma viene spontaneo pensare che , se la Molise Trasporti non trova più conveniente fare questa autolinea a rischio d’impresa, come fanno tutti gli altri, debba rinunciare alla concessione a favore di altre ditte già pronte a svolgere lo stesso servizio senza compenso da parte della Regione e già pronte a riassorbire la manodopera. Occorre un poco di coerenza e di trasparenza, evitando di strumentalizzare i lavoratori, che campano di dignitoso lavoro, e che non possono essere merce di scambio .

Inoltre, nel momento in cui la Regione, in maniera del tutto estemporanea dovesse aderire alla richiesta della Molise Trasporti, sottrarrebbe ulteriori risorse al trasporto pubblico locale, che, invece, fa capo direttamente al bilancio regionale e che versa nella difficile situazione di questi giorni. Tutti i servizi di natura locale fanno capo alla rete di trasporto regionale, e non a questa o quell’altra corsa statale, che, attraverso il traffico locale, ricevono un vantaggio sugli incassi piuttosto che la sottoposizione ad un obbligo. L’Assessore Velardi ha annunciato, invitando il Presidente Iorio ad analoga iniziativa, di rivolgersi ad un legale per verificare se attraverso la campagna di disinformazione in atto, basata su notizie errate e tendenziose, non sia stato messo in atto un piano, concordato e concertato fra più soggetti, di denigrazione e di pressione politica.

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