Raffaele Scala ucciso per meno di 5 mila euro. La convalida del fermo delle 2 persone slitta a domani

Raffaele Scala ucciso per aver chiesto la restituzione di un prestito inferiore a 5 mila euro. Secondo la famiglia della vittima questo sarebbe il movente del barbaro omicidio del trentotenne di Napoli ma residente a Termoli da numerosi anni. Lo ha confermato il legale del padre di Scala, il penalista Diego Sabatino. Intanto oggi si è svolta l’autopsia sul corpo dell’uomo ucciso venerdì scorso con 7 coltellate di cui l’ultima alla gola, quella risultata fatale. Il medico legale dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia, ha impiegato diverse ore per svolgere l’autopsia ed a conclusione dell’esame autoptico ha sottolineato che le ferite da taglio riportate da Raffaele Scala sono state inflitte con un coltello dalla lama lunga ed affilata.
Per quanto riguarda l’udienza di convalida delle due persone fermate nei cui confronti è stata formalizzata in via ufficiale l’accusa di omicidio volontario e porto abusivo di coltello, è slittata alle 12.30 di domani mentre i funerali sono previsti alle 9 di domani mattina nella Chiesa di San Pietro di Termoli. La salma sarà poi trasferita a Napoli per la tumulazione.