Scala, la sera del suo assassinio, aveva chiesto ai due di restituirgli un prestito di circa 3 mila euro in quanto avrebbe dovuto aprire un’attività commerciale di casalinghi con la fidanzata. Ma la richiesta dello sfortunato è sfociata nel sangue. Il penalista di Melfi Giorgio Cassotta che assiste i due arrestati insieme al penalista termolese Antonio De Michele sottolinea: “Per quanto mi riguarda penso che non ci siano altre situazioni collegate all’omicidio ma sia dovuto al solo litigio“. A suo avviso l’omicidio è maturato durante l’alterco e non ci sono ulteriori implicazioni o collegamenti con altri personaggi.
“In questa vicenda _ a mio giudizio _ è tutto abbastanza chiaro. Non ci sono altre situazioni connesse al prestito o al delitto. E’ una vicenda nata e chiusa quella sera, non c’è altro”. Cito e Libutti sono rimasti in cella dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Campobasso.
La Procura di Larino ha chiuso le indagini dopo aver effettuanto una serie di riscontri. L’udienza preliminare è fissata per dopodomani. La famiglia della vittima è ancora sconvolta per l’accaduto così come gli amici ed in particolare la fidanzata, tuttora provata dal grande dolore.