L’idea che sarà approfondita nella manifestazione di questa sera è quella di pensare a uno sviluppo delle aree interne molisane con investimenti tecnologici innovativi. Potrebbe riutilizzarsi l’infrastruttura del nuovo ospedale che difficilmente potrà mai essere completata per le finalità iniziali o potrebbe essere individuato comunque il sito di Agnone definendo una diversa ubicazione. Nelle linee politico-programmatiche ho menzionato la necessità di saper ripensare il modello di sviluppo regionale e tale scelta è tanto più urgente dopo la diffusione dei dati SVIMEZ sulla perdita di 4 mila posti di lavoro nell’ultimo anno tra industria e agricoltura.
Investire nella ricerca con un ruolo più efficace dell’Università e del Parco Scientifico e Tecnologico. Scegliere i settori più innovativi del terziario avanzato rispettosi dell’ambiente e allocabili anche nelle aree interne. Diffondere la banda larga e la connessione veloce su tutto il territorio con un oculata gestione dei fondi strutturali europei. Selezionare i comparti meritevoli di incentivazione pubblica tra quelli più moderni e meno impattanti.
Agevolare giovani ricercatori a sperimentare l’avvio di nuove attività produttive con assegnazione di maggiori punteggi per coloro che investono nelle aree svantaggiate e nei settori con tecnologia di punta. Va ribaltata un’impostazione arcaica delle programmazione regionale che ha concentrato i poli di sviluppo lungo la dorsale Venafro – Termoli senza curarsi del resto del territorio ormai alle prese con un forte calo demografico e un progressivo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, si veda da ultimo la sanità e la scuola.