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AGNONE _ Ad Agnone questo pomeriggio in un’iniziativa pubblica promossa dal Partito Democratico sarà trattato il tema “ Ricerca scientifica, innovazione tecnologica e sviluppo delle aree interne “. All’interno del percorso congressuale è opportuno affrontare problemi locali con proposte operative che aiutano a costruire opportunità di sviluppo e occupazione. Su Agnone ad esempio sarà formalizzata con un’apposita mozione in Consiglio Comunale l’ipotesi di allocazione di uno dei cinque centri previsti dall’intesa con Telespazio sul consorzio GEOSAT – Database.  
L’idea che sarà approfondita nella manifestazione di questa sera è quella di pensare a uno sviluppo delle aree interne molisane con investimenti tecnologici innovativi. Potrebbe riutilizzarsi l’infrastruttura del nuovo ospedale che difficilmente potrà mai essere completata per le finalità iniziali o potrebbe essere individuato comunque il sito di Agnone definendo una diversa ubicazione. Nelle linee politico-programmatiche ho menzionato la necessità di saper ripensare il modello di sviluppo regionale e tale scelta è tanto più urgente dopo la diffusione dei dati SVIMEZ sulla perdita di 4 mila posti di lavoro nell’ultimo anno tra industria e agricoltura.
 
Investire nella ricerca con un ruolo più efficace dell’Università e del Parco Scientifico e Tecnologico. Scegliere i settori più innovativi del terziario avanzato rispettosi dell’ambiente e allocabili anche nelle aree interne. Diffondere la banda larga e la connessione veloce su tutto il territorio con un oculata gestione dei fondi strutturali europei. Selezionare i comparti meritevoli di incentivazione pubblica tra quelli più moderni e meno impattanti.

Agevolare giovani ricercatori a sperimentare l’avvio di nuove attività produttive con assegnazione di maggiori punteggi per coloro che investono nelle aree svantaggiate e nei settori con tecnologia di punta. Va ribaltata un’impostazione arcaica delle programmazione regionale che ha concentrato i poli di sviluppo lungo la dorsale Venafro – Termoli senza curarsi del resto del territorio ormai alle prese con un forte calo demografico e un progressivo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, si veda da ultimo la sanità e la scuola.

Il coraggio di chi ha scelto di non abbandonare i comuni dell’interno sobbarcandosi spesso una vita da pendolare va sostenuto con una nuova politica regionale. La proposta del PD è quella approvata all’unanimità in Consiglio Regionale che prevede il 70% dei 452 milioni di fondi FAS alle aree interne e svantaggiate per sostenere un giusto e ineludibile riequilibrio interno. Aver messo questa delibera in un cassetto è un errore grave della Giunta Iorio perché è evidente che senza correttivi tra qualche decennio scompariranno dalla carta geografica interi pezzi di storia del Molise. 

                                                                                                                                      Michele Petraroia