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TERMOLI – Scrivo questa lettera con rabbia e amarezza, con la speranza, ormai persa, che scuota i nostri amministratori ad attivarsi per non paralizzare completamente il settore edile, per non far chiudere tutte le imprese molisane del settore….e per vedere mio padre, uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro e oggi privato della serenità, per colpa di tutti i debiti assunti per continuare i lavori di ricostruzione (credendo alle false promesse sui pagamenti imminenti fatte da Frattura ), dormire la notte.
Le imprese Edili, gli operai, le famiglie e tutta la popolazione sono stanchi di false promesse, di essere presi in giro, il Governatore si assuma le proprie responsabilità, e senza fare orecchie da mercante dia una risposta chiara e precisa sui pagamenti dei lavori post sisma. Mi domando e dico: è possibile che nessuno parli dei mancati pagamenti alle imprese edili per i lavori di ricostruzione post-sisma, che va avanti da oltre un anno e mezzo?
È possibile che il nostro Presidente della Regione non è in grado di andare a Roma a pretendere ed avere i finanziamenti per poter pagare le imprese? C’è un arretrato nei pagamenti che ammonta a circa 15 milioni di Euro. Ci sono imprese che sono state costrette a chiudere e a licenziare operi padri di famiglia perché non sono riusciti a reggere questa situazione. E’ un diritto lavorare ed essere pagati? È un diritto ricevere i pagamenti per i lavori effettuati? Invece no.
In Molise funziona tutto al contrario. I politici hanno diritto al loro stipendio mensile, ai vitalizi e a chissà cos’altro…mentre i cittadini che hanno una azienda in Molise, che lavorano, che garantiscono il lavoro a tanti padri di famiglia e a tanti giovani, sono costretti a chiudere l’attività perché i nostri cari amministratori non sono in grado di tutelarli e di garantirgli ciò che gli spetta.
Frattura fa continue promesse di pagamenti agli imprenditori, li incita a continuare i lavori...intanto questi aumentano i propri debiti nei confronti delle banche per poter continuare a lavorare, non dormo la notte per i troppi pensieri (nonostante hanno degli ingenti crediti da riscuotere) e si avviano verso il fallimento… e il nostro Presidente dorme sogni sereni.E’ una situazione insostenibile, è mancanza di rispetto per la gente che lavora ogni santo giorno, che ha una famiglia da campare e che non sa come riuscire a chiudere i conti ogni mese. Mi chiedo, e chiedo al nostro Presidente, anche questa situazione dipende dalla vecchia amministrazione? Io credo piuttosto che Lei non sia in grado di gestire e di amministrare la “cosa pubblica”, di garantire ai cittadini molisani ciò che gli spetta. Lei sta portando la nostra Regione allo stremo, è riuscito a bloccare tutto il settore dell’edilizia (senza ovviamente tener conto di tutti gli altri settori!)…eppure è un imprenditore, dovrebbe capire bene la situazione…sta portando le persone a non farcla più, a vivere di stenti con le pensioni dei genitori o dei nonni….Allora si prenda le responsabilità che ha assunto nel momento in cui è stato eletto Presidente e dica quando e, se, i finanziamenti dello Stato (27 milioni di Euro) per il pagamento dei lavori post-sisma saranno accreditati alla Regione Molise. Dica quanti soldi verranno dati alla Regione, e se questi soldi saranno girati tutti sul conto corrente dell’ARPC oppure la Regione ne tratterrà una parte per destinarli ad altre cose. Cominci a parlare di date certe. Le Imprese, i cittadini, gli operai HANNO IL DIRITTO DI SAPERE, sono soldi loro, guadagnati fino all’ultimo centesimo con il sudore del lavoro. Spero vogliate pubblicarla, o quanto meno scrivere un articolo in merito a questa situazione
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