LARINO – Nel lungo androne della nostra scuola, quella in cui insegniamo, sul muro, ben incorniciato a bellavista in un cartellone si legge: “Sono fiero di essere molisano perché tra mare e montagna si vive sano”. Ogni giorno, in modo scaramantico, passando, incrociamo le dita augurandoci di non incontrare nei nostri soliti giri naturalistici, le tracce inquinanti di esseri umani decerebrati.
Sfortunatamente il nostro gesto propiziatorio non ha allontanato il verificarsi di eventi indesiderati che ciclicamente si ripresentano inquinando gli stessi luoghi inquinati e bonificati tempo fa, a Larino in contrada “Schiena dell’Asino” e nel bosco di Montorio dei Frentani. I “Barbari” continuano a violare i principi fondamentali del vivere “civilmente” il nostro tempo, persistono nell’abbandonare nel torrente Rio Vivo vecchi frigoriferi e nel basco di Montorio, tra il torrente Cigno e la strada, decine di carcasse di pneumatici, provocando impunemente, significativi danni al territorio e sottraendo risorse finanziarie per le bonifiche, alle già esigue casse comunali.
Continueremo a sorvegliare le aree che abitualmente sono oggetto di “azioni delinquenziali” augurandoci che siano avviate iniziative volte ad educare i cittadini “al viver sano” e alla consapevolezza e al rispetto di quei valori ambientali che salvaguardano il nostro vitale patrimonio naturale che ci “rendono fieri di essere molisani”. Al di là di quella parete dove è attaccato il cartellone, c’è una classe di studenti, che rappresentano idealmente, gli studenti di tutte le scuole ed il futuro di madre terra. In quelle classi, tra quei giovani, deve continuare con perseveranza, l’azione educativa al rispetto dei valori civili e dei principi dell’ambientalismo, affinché diventino anche loro, le sentinelle del territorio, orgogliosi di poter continuare a pensare, vivere e scrivere “Sono fiero di essere molisano perché tra mare e montagna si vive sano”.
prof. Elvio Petrecca