TERMOLI – Nella giornata di ieri 24.04.2014 i Carabinieri del NAS Campobasso hanno proceduto a dare esecuzione ad un decreto di perquisizione locale, con contestale notifica dell’informazione di garanzia alle persone indagate, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino nei confronti di tre funzionari amministrativi dell’Azienda Sanitaria Regione Molise in servizio presso il Distretto Sanitario di Termoli/Larino nonchè del legale rappresentante di un centro medico polispecialistico.

L’indagine è stata svolta nell’ambito del più ampio monitoraggio della spesa sanitaria, in particolare sui rimborsi delle prestazioni sanitarie erogate dai centri convenzionati, che il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità del Comando Carabinieri di Campobasso sta portando avanti ad ampio raggio per mettere in luce quelle situazioni di illegalità che hanno concorso, nel recente passato, alla produzione del grave deficit finanziario della regione Molise.

In particolare, in questa occasione, i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, hanno posto l’attenzione sulle prestazioni diagnostiche erogate in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale da un centro medico; quest’ultimo, secondo dati documentali di agevole constatazione, avrebbe richiesto ed ottenuto il rimborso per prestazioni non afferenti la branca accreditata con l’Azienda Sanitaria.

L’attività investigativa ha permesso di formulare – a sostegno del decreto di perquisizione e sequestro – una seria ipotesi investigativa rispetto ai reati di abuso d’ufficio e falso ideologico in concorso, aggravato e continuato; infatti tre funzionari dell’Ufficio amministrativo del distretto di Termoli/Larino, con compiti di verifica, controllo e liquidazione delle prestazioni sanitarie, hanno deliberato il pagamento di prestazioni mediche che – secondo la specifica disciplina dei rapporti centro medico/ente pubblico – non risulterebbero rimborsabili, per quel centro medico, dal Servizio sanitario Nazionale.

Il danno causato al Servizio Sanitario Nazionale ammonterebbe ad un totale di circa 180.000,00 euro solamente per l’anno 2013. L’attività investigativa è in corso e proseguirà, con probabile successivo interessamento anche della Corte dei Conti, per la quantificazione del danno anche per gli anni precedenti.

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