Provvedendo alla rimodulazione dei confini delle circoscrizioni giudiziarie si produrranno nuovamente un corposo spostamento di fascicoli e processi da un presidio all’altro con notevoli discrasie di ogni tipo e genere. Il criterio da seguire dovrebbe essere ancora una volta la chiusura degli uffici giudiziari improduttivi. Sulla base delle disposizioni di legge la riduzione dei Tribunali e delle Corti di Appello dovrebbe però seguire anche un criterio di razionalizzazione non solo economica ma anche strategica.
La riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, nel caso di specie, non si dovrebbe risolvere in un aggravio di costi per i cittadini senza contare le difficoltà relative alle nuove necessità logistiche e funzionali non facilmente risolvibili, rendendo palese nel contempo la violazione del principio di prossimità ai cittadini che, non dimentichiamolo, è un valore costituzionalmente garantito. L’idea allora qual’è? Fondere i presidi giudiziari di Larino, Vasto e Lanciano in un unico Tribunale da collocare secondo i criteri di densità abitativa, di efficienza dei collegamenti e di strutture idonee adibite ad un simile progetto.
Questa idea comporterebbe di fatto un reale rafforzamento dello Stato nella fascia costiera adriatica evitando l’abbandono di quei territori, e rendendo efficiente la giustizia accorpata in un unico presidio costiero. In tal modo si protegge il territorio anche dalle infiltrazioni malavitose proprio su questa fascia di territorio maggiormente esposta tutelando anche il cittadino già pesantemente penalizzato dalla situazione generale della giustizia in Italia. (Vincenzo Musacchio)