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Romagnuolo: una follia la sanzione della Regione sulle caldaie, l’ennesima coltellata al cuore dei molisani

TERMOLI – “Ormai non se ne può più, i molisani continuano ad essere massacrati da una politica egoista e senza senso, una politica distante anni luce dai veri bisogni dei cittadini e che giustifica le proprie incapacità ed inefficienze, proclamando che bisogna rispettare le leggi. Adesso pure le caldaie, una vergognosa tassa che colpisce soprattutto la povera gente,  i tantissimi disoccupati e soprattutto gli anziani.

Infatti, la sanzione che la Regione commina per fare ovviamente cassa, a chi dimentica di fare controllare la propria caldaia, é come minimo di 1.015,00 euro e fino a 3.000 euro, una vera mazzata, l’ultima coltellata nel cuore dei molisani rispetto ai 78,00 euro che invece si pagavano alle Province.

Per questa vergogna, ho presentato in Consiglio regionale un mio ordine del giorno sulle sanzioni per mancato controllo e manutenzione delle caldaie. È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo leader di Prima il Molise.

Infatti – ha ancora detto Romagnuolo – in questi giorni migliaia di famiglie molisane, oggi molto più povere di ieri, stanno ricevendo da parte della Regione Molise, Servizio Politiche Energetiche, delle notifiche  d’irregolarità  inerenti il mancato controllo e manutenzione annuale delle caldaie. La mia azione politica come amministratore regionale – ha proseguito Romagnuolo – è tesa a migliorare la qualità della vita dei cittadini, aiutarli e sostenerli, e non di certo a peggiorarla e fare cassa con delle spropositate sanzioni che  definisco come delle vere e proprie tasse, una follia.

Sanzioni – ha ancora detto Romagnuolo – che cadono come macigni sulle spalle dei cittadini che stanno attualmente vivendo nella nostra Regione un periodo drammatico, un periodo dove manca il lavoro, i servizi sono da terzo mondo e, se ci si ammala si muore. Naturalmente, non dimentico che la stragrande maggioranza degli abitanti del Molise è composta prevalentemente da persone anziane e quindi, si va a colpire la parte più fragile e più debole della società molisana“.

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